L'intervento della Presidente del Senato cancella norme già approvate sul leasing nautico.
DL AGOSTO, LA CANCELLAZIONE DI ALCUNE NORME DEL MAXI EMENDAMENTO GOVERNO CREA GRAVI PREOCCUPAZIONI PRESSO LE SOCIETA’ DI LEASING CHE OPERANO NELLA NAUTICA.
Assilea rappresenta sorpresa e sconcerto per la cancellazione di alcun emendamenti al Dl Agosto che riguardavano le operazioni di leasing nautico, approvati dalla Commissione Bilancio del Senato, recepite nel maxi emendamento del Governo e bollinate dalla Ragioneria dello Stato.
Le norme spostavano la responsabilità del versamento IVA sulle operazioni inerenti l’acquisto e la fornitura di beni, servizi e manutenzione inerenti unità da diporto, inclusi i contratti di leasing nautico, dai fornitori di beni e servizi al proprietario dell’unità, come avviene in Francia.
Ad oggi in Italia, in caso di difformità fra imposta versata e imposta dovuta, a rispondere non è infatti l’armatore: e questo espone le società di leasing italiane a un rischio economico e legale elevatissimo e inappropriato. La conseguenza è il più che probabile stop di alcuni operatori domestici nella loro specifica attività a favore inevitabilmente di altri in Paesi quali Francia, Malta o Croazia, con il danno di una grave perdita di gettito per l’ Erario italiano e la perdita di posti di lavoro per le imprese del settore della nautica italiana che occupa all’incirca ben 1.500 unità.
Ciò mette a rischio il gettito IVA dei contratti del leasing nautico italiano che ammonta a più di 72 milioni di euro.
Questa inopinata decisione cade in un momento in cui il leasing nautico italiano, secondo le statistiche del nostro Ufficio Studi, nei soli primi nove mesi dell’anno, ha già raggiunto il livello di fatturato dell’intero 2019, dimostrandosi ancor più degli altri settori finanziati dalle società del lease un formidabile strumento anticiclico a favore della ripresa economica.
Anche per questo nelle settimane scorse Assilea aveva lavorato in sinergia con Confindustria Nautica e insieme al Ministero dell’Economia per portare ad approvazione le norme capaci di annullare il gap di competitività con la Francia ed altri Paesi UE.