Il Ddl Bilancio 2021 è alla Camera. Il Testo arriverà in Aula intorno al 18 dicembre, l'approvazione prima di Natale. Probabile l'arrivo di un Ristori Ter, del valore di oltre un miliardo di euro.
Il testo del disegno di legge di bilancio 2021 è stato trasmesso alla Camera ed assegnato alla Commissione Bilancio.
Si pensa a un Decreto Ristori “ter” che dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo CdM e valere oltre 1 miliardo. In queste ore governo e maggioranza lavorano in vista del nuovo scostamento di bilancio per finanziare altre misure in deficit. Ma il decreto Ristori ter dovrebbe arrivare prima dello scostamento, forse già in un Cdm giovedì o venerdì, perché dovrebbe sfruttare risorse già stanziate quest'anno ma non impegnate su altre misure anti Covid. Il terzo decreto sui Ristori dovrebbe quindi valere tra 1 e 1,5 miliardi e poi confluire in Parlamento nei decreti Ristori 1 e bis che sono già in conversione.
Scende a 3,8 miliardi, per il 2021, il Fondo "per il sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall'emergenza epidemiologica".
Si conferma il finanziamento di 8 miliardi nel 2022 e 7 miliardi nel 2023 per riforma del fisco e assegno unico, che parte però nel 2021 con 3 miliardi.
Salta invece il 'Fondo per la fedeltà fiscale' ma si prevede, sempre dal 2022, che "le maggiori entrate permanenti derivanti dal miglioramento dell'adempimento spontaneo" vadano ad alimentare direttamente il fondo per la riforma del fisco.
Arriva un fondo per i "caregiver" (assistenti) familiari da 75 milioni in tre anni. La novità compare nel testo bollinato della legge di bilancio. La norma prevede l'istituzione presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali di un "Fondo destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023".
La manovra porta con se anche la prima cornice normativa per l'attuazione del Recovery Plan italiano. Entro marzo vanno definite dal Mef le "procedure amministrativo-contabili" e "le modalità di rendicontazione" delle spese e con Dpcm le modalità "di rilevazione dei dati" di ogni "singolo progetto", con particolare attenzione a tempi e spese.
Per quanto riguarda le tempistiche per l’esame parlamentare del provvedimento, la Commissione Bilancio dovrebbe avviare la trattazione martedì 24 novembre, al termine di un breve ciclo di audizioni che si terranno dal 21 al 23 novembre.
Il termine per la presentazione di emendamenti, dovrebbe essere fissato per sabato 28 novembre, mentre le votazioni sulle proposte emendative avrebbero luogo a partire dal 9 dicembre, una volta valutata l’ammissibilità degli emendamenti presentati in Commissione.
Il testo dovrebbe giungere in Aula il 18 dicembre, con conseguente approvazione in prima lettura prima di Natale. Il provvedimento verrebbe poi trasmesso al Senato per un celere esame in seconda lettura.