Sanzioni della Ce contro la Russia. Draghi: “L’Italia dà pieno e convinto appoggio al pacchetto di misure contro la Federazione Russa. L’aggressione dell’Ucraina è un atto barbaro e minaccia tutta l’Europa.”
Nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia
Il 23 febbraio 2022 il Consiglio ha concordato sanzioni in risposta al riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk come entità indipendenti e alla conseguente decisione di inviare truppe russe in tali zone.
Il pacchetto concordato comprende:
sanzioni nei confronti dei 351 membri del parlamento russo che hanno votato a favore del riconoscimento
sanzioni nei confronti di 27 persone ed entità per le loro azioni contro l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina
restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo delle regioni di Donetsk e Luhansk
restrizioni all'accesso della Russia ai servizi e ai mercati finanziari e dei capitali dell'UE
Dal marzo 2014 l'UE ha gradualmente imposto una serie di misure restrittive in risposta all'annessione illegale della Crimea, alla decisione della Russia di riconoscere come entità indipendenti le zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e alla deliberata destabilizzazione dell'Ucraina.
L'UE ha imposto diversi tipi di misure restrittive:
misure diplomatiche
misure restrittive individuali (congelamento dei beni e restrizioni di viaggio)
restrizioni alle relazioni economiche con la Crimea e Sebastopoli
sanzioni economiche
restrizioni alla cooperazione economica
Di seguito vengono fornite maggiori informazioni su ciascun tipo di misure restrittive.
Misure diplomatiche
Nel 2014 il vertice UE-Russia è stato annullato e gli Stati membri dell'UE hanno deciso di non tenere vertici bilaterali regolari con la Russia. Sono stati sospesi i colloqui bilaterali con la Russia sui visti e sul nuovo accordo UE-Russia.
Al posto del vertice del G8 a Sochi, il 4 e 5 giugno 2014 si è tenuta a Bruxelles – senza la Russia – una riunione del G7. Da allora le riunioni continuano nell'ambito del processo del G7.
I paesi dell'UE hanno inoltre appoggiato la sospensione dei negoziati relativi all'adesione della Russia all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) e all'Agenzia internazionale per l'energia (AIE).
Misure restrittive individuali
Congelamento dei beni e restrizioni di viaggio
555 persone e 52 entità sono soggette al congelamento dei beni e al divieto di viaggio in quanto le loro azioni hanno compromesso l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. L'elenco delle persone e delle entità oggetto di sanzioni è costantemente riesaminato e soggetto a rinnovi periodici da parte del Consiglio.
Tali misure, introdotte nel marzo 2014, sono state prorogate da ultimo fino al 15 marzo 2022.
Nel marzo 2014 il Consiglio ha deciso di congelare i beni di persone responsabili dell'appropriazione indebita di fondi statali ucraini. Tali misure sono state prorogate da ultimo nel marzo 2020 fino al 6 marzo 2022.
Restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo delle regioni di Donetsk e Luhansk
Il Consiglio ha adottato misure restrittive in risposta alla decisione della Federazione russa di procedere al riconoscimento come entità indipendenti delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e alla conseguente decisione di inviare truppe russe in tali zone.
L'ambito di applicazione delle misure è limitato ai territori non controllati dal governo delle regioni di Donetsk e Luhansk. Tali misure comprendono:
il divieto di importazione di beni
restrizioni sugli scambi e gli investimenti relativi a taluni settori economici
il divieto di prestazione di servizi turistici
il divieto di esportazione di taluni beni e tecnologie
Restrizioni alle relazioni economiche con la Crimea e Sebastopoli
Il Consiglio ha adottato misure restrittive in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa.
Le misure, che si applicano ai cittadini dell'UE e alle imprese con sede nell'UE, sono limitate al territorio della Crimea e di Sebastopoli.
Tali misure comprendono:
il divieto di importazione di beni
restrizioni sugli scambi e gli investimenti relativi a taluni settori economici e progetti infrastrutturali
il divieto di prestazione di servizi turistici
il divieto di esportazione di taluni beni e tecnologie
Il 21 giugno 2021 il Consiglio ha prorogato tali misure fino al 23 giugno 2022.
Sanzioni economiche riguardanti gli scambi con la Russia in settori economici specifici
Nei mesi di luglio e settembre 2014 l'UE ha imposto sanzioni economiche riguardanti gli scambi con la Russia in settori economici specifici.
Nel marzo 2015 i leader dell'UE hanno deciso di vincolare l'attuale regime di sanzioni alla piena attuazione degli accordi di Minsk, prevista per la fine del dicembre 2015. Poiché ciò non è avvenuto, il Consiglio ha prorogato le sanzioni economiche fino al 31 luglio 2016.
Dal 1º luglio 2016 le sanzioni economiche sono state prorogate di volta in volta per ulteriori periodi di sei mesi.
La decisione di prorogarle è stata presa ogni volta sulla scorta di una valutazione dell'attuazione degli accordi di Minsk. Le sanzioni economiche sono attualmente prorogate fino al 31 luglio 2022.
Tali misure restrittive:
limitano l'accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell'UE da parte di talune banche e società russe
impongono il divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi
stabiliscono il divieto di esportazione dei beni a duplice uso per scopi militari o utilizzatori finali militari in Russia
limitano l'accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio
Il 23 febbraio 2022 il Consiglio ha deciso di introdurre un divieto settoriale di finanziamento della Federazione russa, del suo governo e della sua Banca centrale. Limitando la capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai servizi e ai mercati finanziari e dei capitali dell'UE, quest'ultima intende limitare il finanziamento di politiche aggressive e che inaspriscono le tensioni.
Misure concernenti la cooperazione economica
Nel luglio 2014 i leader dell'UE hanno introdotto restrizioni alla cooperazione economica:
alla Banca europea per gli investimenti (BEI) è stato chiesto di sospendere la firma di nuove operazioni di finanziamento nella Federazione russa
gli Stati membri dell'UE hanno convenuto di coordinare le loro posizioni in seno al consiglio d'amministrazione della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) al fine di sospendere anche il finanziamento di nuove operazioni
l'attuazione di programmi di cooperazione bilaterale e regionale dell'UE con la Russia è stata riesaminata e alcuni programmi sono stati sospesi