PE plenaria: Discorso sullo stato dell'Unione 2020

Posted on 16/09/2020 in Normativa by Parlamento Europeo

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha tenuto in data odierna, durante la sessione plenaria del PE, il discorso annuale sullo stato dell’Unione.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato, oggi durante la seduta plenaria del Parlamento Europeo che negli ultimi sei mesi gli europei hanno dimostrato uno spirito di resilienza senza precedenti. Il virus ci ha ricordati i limiti del nostro sistema sanitario e del nostro modo di vivere, ricordandoci anche l’urgenza di combattere contro il cambiamento climatico. Ha affermato che i cittadini sono pronti a guardare al futuro e l’Europa è pronta per il futuro. Abbiamo dimostrato che cosa è possibile quando si ripone fiducia nelle istituzioni europee. Questo è NextGenerationEU (NGEU), non solo una risposta ad un’emergenza ma anche una scommessa per il futuro. Ha ricordato che questa mattina ha inviato una lettera di intenti a Sassoli e Merkel con le iniziative che la Commissione intende intraprendere nei prossimi dodici mesi. La priorità della Commissione è superare la crisi, il mercato unico ce lo permette. Negli ultimi sei mesi i sistemi sanitari hanno fatto miracoli. Ha ricordato gli aiuti dell’Europa per rimpatriare cittadini bloccati all’estero così come gli aiuti all’arrivo dei dispositivi medici o il trasferimento di malati da un paese all’altro. La presidente ha affermato che si deve lavorare ad un’Unione della sanità, il programma EU4Health deve essere una scommessa per il futuro e deve essere ben finanziato. Il primo passo in questa direzione sarà quello di rafforzare l’ECDC e l’Agenzia europea per il farmaco, si costituirà una nuova agenzia per la ricerca biomedica per rispondere a minacce transfrontaliere, abbiamo bisogno di riserve strategiche. Si organizzerà un vertice sulla sanità in Italia il prossimo anno in coincidenza con la presidenza italiana del G20. Ha poi ricordato il programma SURE che è stata una risposta efficace per tutelare l’occupazione europea e le aziende. Troppe persone soffrono gli effetti del dumping salariale, serve un salario minimo. Questi salari basati sulla contrattazione collettiva hanno funzionato in molti Stati membri. Siamo in un momento storico per l’Europa, adesso è il momento di mantenere questa rotta, le economia si riprenderanno dopo una caduta del 12% del PIL. Le nostre economie hanno bisogno ancora di aiuto, si devono portare avanti riforme strutturali, serve l’Unione bancaria e dei mercati dei capitali. Il mercato unico è fonte di opportunità per tutti, consumatori, industrie e aziende, serve rafforzarlo abbattendo le barriere di mercato interno, si devono ripristinare le quattro libertà quanto prima. La Commissione proporrà una strategia su Schengen. A marzo la Commissione ha presentato la strategia industriale affinché le industrie Ue possano governare la transizione verde e digitale, nella prima metà dell’anno prossimo sarà aggiornata insieme al quadro sulla concorrenza. Uscendo dalla crisi dobbiamo anche guardare al mondo di domani, il pianeta sta diventando sempre più caldo, gli eventi di questi mesi ce lo stanno ricordando. Il Green deal è il piano dell’Ue per il futuro , dobbiamo essere climaticamente neutri entro il 2050, si deve fare di più. La presidente ha affermato che si è analizzato ogni singolo settore per vedere dove andare avanti in termini di riduzione delle emissioni. E’ stata fatta una valutazione di impatto, la Commissione propone un obiettivo al 2030 di riduzione del 55% delle emissioni. La valutazione d’impatto dimostra che l’industria europea ce la puo’ fare. Se l’Ue raggiunge questo obiettivo sarà climaticamente neutra entro il 2050, se il mondo segue l’esempio saremo in grado di fermare il riscaldamento globale. Le emissioni sono crollate del 25% rispetto al 1990 ma la nostra economia è comunque cresciuta. La transizione con il Just Transition Fund non lascerà nessuno indietro. Raggiungere questo obiettivo ci renderà meno dipendenti dall’energia estera, entro la prossima estate si rivedrà tutta la normativa sull’energia per adeguarla a questo nuovo target. Il Green Deal prevede molto di più che un target climatico, si tratta di costruire un mondo sostenibile dove vivere. Si affronteranno tutti i temi caldi, dalle sostanze chimiche, alla mobilità alla deforestazione. Il 37% di NGEU si spenderà per il Green Deal. Siamo i maggiori investitori nel verde, Il 30% delle risorse proprie dovranno essere reperite grazie ai Green Bond. NGEU dovrà investire in progetti strategici come su l’idrogeno o sugli edifici per renderli più sostenibili dal punto di vista climatico. Il settore della costruzione puo’ cambiare in maniera positiva dal punto di vista climatica, NGUE nella visione della Commissione deve avviare un’ondata di ristrutturazioni. La presidente ha affermato che insisterà affinché i piani di ripresa non siano pensati soltanto per portare fuori dalla crisi ma guardino anche al futuroHa ricordato l’importanza del digitale, abbiamo bisogno di obiettivi al 2030 sul digitale e principi chiari che tutelino la libertà di espressione e la tutela dei dati personali. La Commissione proporrà prossimamente un’identità digitale europea. Infine le infrastrutture, i collegamenti dati hanno bisogno di infrastrutture adeguate, la banda larga deve arrivare anche nelle zone rurali. Il 20% di NGEU sarà speso nel digitale. L’Ue ha reperito 16 miliardi di euro per la ricerca di un vaccino per tutto il mondo. Non basta trovare un vaccino, è necessario renderlo accessibile a tutti. Ha inoltre affermato il ruolo del multilaterismo e della necessità di riforma del sistema internazioanale. L’Ue deve essere leader nelle riforme dell’OMC e dell’OMS. Ha affermato che le relazioni con la Cina sono importanti ma allo stesso tempo difficili, la Cina è un partner ed un rivale, attendiamo che rispetti gli obiettivi dell’accordo di Parigi e dia l’esempio. L’Europa deve prendere una posizione chiara e rapida nella difesa dei diritti umani, afferma che l’Ue è dalla parte dei cittadini bielorussi. Ha ricordato anche le difficili relazioni con TurchiaHa infine affermato che il legame con gli Stati Uniti è indissolubile nonostante le differenze con la Casa Bianca. Su Brexit ha affermato che c’è poco tempo ma i risultati non sono soddisfacenti, ci sono voluti tre anni per negoziare l’accordo di recesso e alla fine ce l’abbiamo fatta. L’Ue non farà marcia indietro, questo accordo è stato ratificato dal Parlamento europeo e dalla Camera dei Comuni, non si puo’ modificare. Sui Balcani occidentali ha ricordato l’importanza dei negoziati con Albania e Macedonia del Nord. A breve sarà presentato un pacchetto di investimenti per la regione. Anche il partenariato con l’Africa è fondamentale nella visione della Presidente van der Leyen. Sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere ha affermato che il carbonio deve avere un suo prezzo, questo meccanismo dovrebbe motivare i produttori a ridurre le emissioni di carbonio nel rispetto delle regole OMC, lo stesso vale per il digitale. Sulla migrazione ha ricordato che sarà sempre una realtà per l’Europa, la crisi migratoria del 2015 ha creato molte divisioni tra gli Stati membri, si deve fare molto e di più. La prossima settimana la Commissione presenterà il patto sulla migrazione basato sul principio della tutela della vita in mare, quei Paesi che rispettano gli obblighi giuridici devono poter contare sulla solidarietà degli altri Paesi, bisogna distinguere tra chi ha diritto a rimanere e chi no. Si rafforzeranno i sistemi di rimpatrio e le frontiere esterne e si lotterà contro il traffico di esseri umani.  Ha infine ricordato l’impegno della Commissione nella tutela dello stato di diritto e nella lotta al razzismo e alle discriminazioni.

 Discorso completo del Presidente della Commissione Europea

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