Nuove scadenze per i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione Ter. E' anche possibile usufruire del nuovo servizio per scegliere quali debiti pagare.
Si avvicina la scadenza per quanti hanno aderito alla Rottamazione ter e al Saldo e Stralcio delle cartelle, la prima rata per i contribuenti alle prese con la pace fiscale scadrebbe, infatti, il prossimo 30 novembre 2019, ma trattandosi di un sabato, il termine ultimo per ‘fare pace con il fisco’ è slittato automaticamente al 2 dicembre. Vi è altresì un’ultima chance per i ritardatari, la legge di bilancio 2019 ha precisato che verrà ritenuto valido anche il pagamento effettuato entro il termine di 5 giorni dalla scadenza, ragione per cui i contribuenti potranno pagare fino al 7 dicembre.
Sono oltre 1.8 milioni i contribuenti chiamati a versare la rata prevista dal piano dei pagamenti tra questi vi rientrano: sia i 385.000 contribuenti che hanno un Isee entro i 20.000 euro aderenti al saldo e stralcio, sia coloro, ben 267.000 ritardatari della rottamazione ter, che hanno usufruito della riapertura dei termini fino al 31 luglio 2019 per presentare la domanda (la scadenza iniziale era stata fissata al 30/04/2019). Si aggiungono, a questi, 1 milione e 170 mila contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter entro il 30 aprile, più quanti non hanno rispetto la scadenza del 31 luglio scorso. A questa platea si aggiungono altresì quei contribuenti che avendo rispettato la scadenza della prima rata entro il 31/7 ora devono versare la seconda rata.
Chi ha perso i bollettini con gli importi specificati potrà richiedere direttamente online all’Agenzia delle entrate riscossione una copia degli stessi. Inoltre è possibile attraverso il nuovo servizio offerto dall’Agenzia, ‘ContiTu” scegliere di pagare solo una parte delle somme messe a rottamazione. Chi ad esempio avesse chiesto in precedenza la rottamazione per un totale di 7 cartelle, ma si rendesse conto oggi di non poter adempiere al pagamento, avrebbe la facoltà di decidere di pagarne, ad esempio, solo 4 definendo i nuovi debiti da pagare.
Il tal caso il portale dell’Agenzia produrrà al contribuente i nuovi conteggi sulla base di quanto ha deciso effettivamente di saldare e i relativi bollettini per saldare il debito. Per i restanti debiti riportati nella “Comunicazione” che non saranno oggetto di versamento, la definizione agevolata non produrrà effetti e l’Agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero, esattamente come prevede la legge.
Ragione per cui il contribuente sarà libero di scegliere quali debiti saldare, qualora si accorgesse di essere in ristrettezze, con la consapevolezza però che le cartelle e gli avvisi contenuti nella domanda presentata e per i quali ha optato per non aderire alla definizione agevolata non potranno più essere rateizzati.