E' stato raggiunto il 24 dicembre 2020 un accordo commerciale tra l’Unione europea e il Regno Unito sul futuro partenariato volto a disciplinare le relazioni tra le parti.
I negoziati su un accordo di partenariato tra UE e Regno Unito erano stati avviati a marzo 2020, in seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea lo scorso 31 gennaio 2020. Da quel momento è iniziato il periodo di transizione, previsto dall’accordo di recesso (withdrawal agreement), fino al prossimo 31 dicembre. I negoziati sono stati serrati, intensificandosi ulteriormente nelle ultime settimane per arrivare a un accordo sulle questioni controverse ancora aperte, in particolare il tema della pesca che si è incentrato sul diritto (e i margini) di accesso delle imbarcazioni europee nelle acque territoriali inglesi.
L’accordo si basa su tre pilastri:
- Un accordo di libero scambio - L'accordo copre non solo il commercio di beni e servizi, ma anche una vasta gamma di altri settori nell'interesse dell'UE, come gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, il trasporto aereo e stradale, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento della sicurezza sociale. Prevede tariffe zero e quote zero su tutti i beni che rispettano le opportune norme di origine. Entrambe le parti si sono impegnate a garantire una solida parità di condizioni mantenendo elevati livelli di protezione in settori quali la protezione dell'ambiente, la lotta contro il cambiamento climatico e la fissazione dei prezzi del carbonio, i diritti sociali e del lavoro, la trasparenza fiscale e gli aiuti di Stato, con un'efficace applicazione a livello nazionale, un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie e la possibilità per entrambe le parti di adottare misure correttive. Per quanto riguarda i trasporti, l'accordo prevede la continuità e la sostenibilità della connettività aerea, stradale, ferroviaria e marittima, anche se l'accesso al mercato è inferiore a quello offerto dal mercato unico. Esso include disposizioni per garantire che la concorrenza tra gli operatori dell'UE e del Regno Unito si svolga in condizioni di parità, in modo che i diritti dei passeggeri, i diritti dei lavoratori e la sicurezza dei trasporti non siano compromessi. Per quanto riguarda l'energia, l'accordo fornisce un nuovo modello per il commercio e l'inter-connettività, con garanzie per una concorrenza aperta e leale, anche per quanto riguarda gli standard di sicurezza per l'offshore e la produzione di energia rinnovabile. Per quanto riguarda il coordinamento della sicurezza sociale, l'accordo mira a garantire una serie di diritti ai cittadini dell'UE e del Regno Unito. Ciò riguarda i cittadini dell'UE che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nel Regno Unito e i cittadini britannici che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nell'UE dopo il 1° gennaio 2021. Infine, l'accordo consente al Regno Unito di continuare a partecipare a una serie di programmi faro dell'UE per il periodo 2021-2027 (subordinatamente a un contributo finanziario del Regno Unito al bilancio dell'UE), come Horizon Europe.
- Un nuovo partenariato per la sicurezza dei cittadini - L'Accordo di commercio e cooperazione stabilisce un nuovo quadro per l'applicazione della legge e la cooperazione giudiziaria in materia penale e civile. Riconosce la necessità di una forte cooperazione tra le autorità di polizia e giudiziarie nazionali, in particolare per combattere e perseguire la criminalità transfrontaliera e il terrorismo
- Un accordo orizzontale sulla governance - Per dare la massima certezza giuridica alle imprese, ai consumatori e ai cittadini, un capitolo dedicato alla governance fornisce chiarezza su come l'accordo sarà gestito e controllato. Esso istituisce inoltre un Consiglio congiunto di partenariato, che si assicurerà che l'accordo sia applicato e interpretato correttamente e nel quale saranno discusse tutte le questioni che ne derivano. Meccanismi vincolanti di applicazione e di risoluzione delle controversie garantiranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e dei singoli individui.
In seguito alla conclusione dell’accordo si è tenuta una conferenza stampa, a cui hanno preso parte la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il caponegoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier. Di seguito un breve resoconto.
- Ursula von der Leyen ha affermato che si è trovato un accordo, e si tratta di un accordo equilibrato. Permetterà di evitare perturbazioni per viaggiatori e il business, proteggendo gli interessi dell’Ue e del Regno Unito. Ci sono quindi strumenti per agire se avvengono distorsioni del mercato. L’accordo copre diversi ambiti, tra cui il campo del clima, l’energia, la sicurezza e i trasporti. Inoltre, prevede un periodo di 5.5 anni di transizione per la pesca, tutto il dibattito è stato sulla sovranità. E’ quindi il momento di girare pagina e guardare al futuro, il Regno Unito rimane in ogni caso un alleato, anche in vista della COP26 e del G7. Ha quindi affermato che l’accordo prevede clausole specifiche nel caso in cui una delle parti non rispetti i termini, c’è un sistema molto preciso per la risoluzione delle controversie. L’accordo ovviamente prevede che le imprese britanniche accedano al mercato unico nel rispetto di regole chiare e della concorrenza.
- Michel Barnier ha dichiarato che si tratta di proteggere cittadini e il mercato unico, si tratta di un lavoro intenso. Oggi è un giorno di sollievo, anche se allo stesso tempo triste. L’accordo non replica i diritti dell’UE, per cui ci saranno dei veri cambiamenti per cittadini e imprese. Si è costruito un partenariato su 4 pilastri: che sia basato su fair and free trade, su nuove regole di level-playing field che saranno un punto di riferimento per tutti gli accordi di libero scambio. Inoltre, si tratta di un partenariato sociale e economico senza precedenti, che copre i trasporti, l’energia, la lotta ai cambiamenti climatici e la pesca. Ci sarà bisogno di sforzi su quest’ultimo. Il partenariato sarà attuato anche nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, sulla base di un principio di non-discriminazione. Terzo pilastro sarà la sicurezza dei cittadini, nell’ambito della polizia e della criminalità (basandosi sul rispetto deli dati individuali). Anche se si dispiace del fatto che UK non abbia voluto negoziare sul capitolo sulla politica esterna, la difesa e lo sviluppo. Infine, la governance è basata sul dialogo, la consultazione politica e un mise en oeuvre credibile degli ordini giudiziari e delle sanzioni.
In merito ai prossimi passaggi, l’accordo dovrà essere approvato da ambo le parti. Lato Unione europea, l’accordo dovrà essere approvato da Consiglio Ue e Parlamento europeo, anche se non ci sarà il tempo disponibile per un’approvazione da parte del Parlamento europeo che ha evidenziato come anche una possibile seduta plenaria straordinaria la prossima settimana, non avrebbe permesso un previo esame approfondito del testo. Si attende ora che gli Stati membri adottino l’accordo, la cui applicazione sarà comunque provvisoria, fino alla ratifica del PE che si terrà indicativamente a inizio gennaio. L’approvazione del Consiglio si terrà nel corso dei prossimi giorni - il 25 dicembre il passaggio in COREPER (Comitato dei rappresentanti permanenti) - mentre il Parlamento britannico dovrebbe procedere con l’approvazione la settimana del 28 dicembre, scongiurando l’ipotesi no deal al termine del periodo di transizione.
Il comunicato stampa della Commissione europea è disponibile qui.