Efficienza energetica
La Commissione ha proposto di rivedere la vigente direttiva sull'efficienza energetica aumentando l'attuale obiettivo in materia di efficienza energetica a livello dell'UE dal 32,5% al 36% per il consumo di energia finale e al 39% per il consumo di energia primaria.
Ha proposto inoltre varie disposizioni tese ad accelerare gli sforzi in materia di efficienza energetica da parte degli Stati membri, quali maggiori obblighi annuali di risparmio energetico e nuove norme volte a ridurre il consumo di energia negli edifici pubblici, oltre a misure mirate per proteggere i consumatori vulnerabili.
Nel dicembre 2021 i ministri dell'Energia dell'UE hanno fatto il punto sui progressi compiuti in merito alla proposta di revisione dell'attuale normativa. Hanno discusso dei maggiori sforzi in materia di efficienza energetica richiesti agli Stati membri e del loro contributo al conseguimento di un obiettivo di efficienza energetica a livello dell'UE. I ministri hanno inoltre discusso dell'eventuale necessità di flessibilità che rispecchino le circostanze nazionali e del modo in cui queste flessibilità potrebbero essere utilizzate per gli edifici pubblici.
Infrastruttura per combustibili alternativi
La Commissione ha presentato una proposta di revisione della legislazione vigente volta ad accelerare la realizzazione di un'infrastruttura per la ricarica o il rifornimento di veicoli con combustibili alternativi e a fornire alimentazione elettrica alternativa alle navi nei porti e agli aeromobili in stazionamento.
La proposta riguarda tutti i modi di trasporto e comprende obiettivi per la realizzazione dell'infrastruttura. Affronta inoltre il tema dell'interoperabilità e migliora la facilità d'uso.
In occasione del Consiglio "Trasporti" di dicembre, i ministri dell'UE hanno preso atto dei progressi compiuti in sede di Consiglio su questo fascicolo e hanno discusso il progetto di regolamento proposto. Hanno espresso ampio sostegno agli obiettivi e all'approccio del regolamento.
Norme sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni
Nell'ambito del pacchetto Pronti per il 55%, la Commissione ha proposto di rivedere le norme sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni. La proposta introduce obiettivi di riduzione a livello dell'UE più ambiziosi per il 2030 e stabilisce un nuovo obiettivo del 100% per il 2035. Ciò significa, in pratica, che a partire dal 2035 non sarà più possibile immettere sul mercato dell'UE autovetture o furgoni con motore a combustione interna.
La proposta di rendere le norme in materia di CO2 più stringenti per le autovetture e i furgoni mira a sostenere gli Stati membri nel conseguimento dei rispettivi obiettivi nazionali più elevati, nell'ambito del regolamento sulla condivisione degli sforzi, e a stimolare nel contempo l'innovazione tecnologica nel settore.
La proposta è stata discussa in sede di Consiglio "Ambiente" il 20 dicembre 2021.
Tassazione dell'energia
La proposta di revisione della direttiva del Consiglio sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità intende:
- allineare la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità alle politiche dell'UE in materia di energia, ambiente e clima
- preservare e migliorare il mercato interno dell'UE aggiornando l'ambito di applicazione dei prodotti energetici e la struttura delle aliquote e razionalizzando il ricorso alle esenzioni e alle riduzioni fiscali da parte degli Stati membri
- preservare la capacità di generare entrate per i bilanci degli Stati membri
La proposta è al momento in discussione in sede di Consiglio. Nel dicembre 2021 i ministri dell'Economia e delle finanze hanno preso atto della relazione della presidenza slovena sui progressi compiuti riguardo alle proposte del pacchetto Pronti per il 55% che rientrano nel loro mandato.
Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere
La proposta della Commissione relativa a un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) ha lo scopo di evitare, nel pieno rispetto delle norme commerciali internazionali, che gli sforzi di riduzione delle emissioni dell'UE siano compensati da un aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini attraverso la delocalizzazione della produzione in paesi terzi (in cui le politiche adottate per combattere i cambiamenti climatici sono meno ambiziose di quelle dell'UE) o un aumento delle importazioni di prodotti ad alta intensità di carbonio.
La proposta è al momento in discussione in sede di Consiglio. Nel dicembre 2021 i ministri dell'Economia e delle finanze hanno preso atto della relazione della presidenza slovena sui progressi compiuti riguardo alle proposte del pacchetto Pronti per il 55%.
Carburanti sostenibili per l'aviazione
I carburanti sostenibili per l'aviazione (biocarburanti avanzati ed elettrocarburanti) potrebbero ridurre notevolmente le emissioni degli aeromobili. Il loro potenziale rimane tuttavia ampiamente inutilizzato, poiché questi carburanti rappresentano solo lo 0,05% del consumo totale nel settore dell'aviazione.
La proposta ReFuelEU Aviation mira a ridurre l'impronta ambientale del settore del trasporto aereo, che potrà così contribuire al conseguimento degli obiettivi climatici dell'UE.
La proposta della Commissione è attualmente all'esame del Consiglio. I ministri dei Trasporti dell'UE hanno tenuto una prima discussione formale sulla proposta durante il Consiglio "Trasporti" di dicembre e si sono detti favorevoli agli obiettivi della proposta.
Combustibili più ecologici nel trasporto marittimo
L'obiettivo della proposta sull'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo (FuelEU Maritime) è ridurre l'intensità dei gas a effetto serra dell'energia usata a bordo delle navi fino al 75% entro il 2050, promuovendo l'uso di combustibili più ecologici da parte delle navi. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, il settore marittimo dipende ancora quasi interamente dai combustibili fossili e costituisce una fonte significativa di gas a effetto serra e di altre emissioni inquinanti nocive.
Il Consiglio sta attualmente discutendo della proposta. Il Consiglio "Trasporti" ha tenuto un dibattito orientativo sulla proposta nel dicembre 2021. I ministri hanno accolto con favore la normativa proposta e hanno convenuto in larga misura sui suoi obiettivi.
Fondo sociale per il clima
La proposta relativa al Fondo sociale per il clima intende far fronte all'impatto sociale e distributivo del nuovo sistema di scambio di quote di emissione proposto per i settori dell'edilizia e del trasporto stradale. Assegna un totale di 72,2 miliardi di EUR nel periodo 2025-2032 attraverso criteri di assegnazione che hanno lo scopo di affrontare l'impatto disomogeneo, previsto tra gli Stati membri e al loro interno, del sistema di scambio di quote di emissione distinto proposto per questi due settori.
Sulla base dei piani sociali per il clima che dovranno essere elaborati dagli Stati membri, il Fondo mira a fornire misure di sostegno e investimenti a favore dei gruppi vulnerabili:
- nuclei familiari
- microimprese
- utenti dei trasporti
Intende inoltre aumentare:
- l'efficienza energetica degli edifici
- la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici
- l'integrazione dell'energia da fonti rinnovabili
- l'accesso alla mobilità e ai trasporti a zero e a basse emissioni
Il Fondo può anche finanziare misure di sostegno diretto temporaneo al reddito.
I ministri dell'Ambiente dell'UE hanno discusso la proposta durante il Consiglio "Ambiente" del dicembre 2021.