Audizione in Commissione Finanze di Ancma e ASSTRA in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
Audizione presso la Commissione Finanze, di Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) e di ASSTRA (Associazione trasporti) in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
Sintesi delle Audizioni:
CONFINDUSTRIA ANCMA
Paolo Magri, Presidente
- Parco circolante – Nel 2019 circa 7 milioni di veicoli circolanti. Metà del parco circolante italiano (ca 3 mln) sono euro 0 o euro 1, e questi dovrebbero essere la priorità per decarbonizzare il parco circolante. La quota di euro 4 è bassissima: per decarbonizzare a breve termine, ad avviso di Confindustria Ancma bisogna mettere in campo iniziative non solo sugli elettrici ma anche su euro 4 ed euro 5.
- Filiera nazionale – Esiste una filiera nazionale della mobilità elettrica a due ruote, ad esempio aziende che affiancano alla produzione termica una linea di veicoli elettrici e specifiche business unit di altre grandi aziende. Ci sono anche startup che investono sulla mobilità elettrica. Anche la sharing mobility ha un suo ruolo in questo panorama. Va tuttavia sottolineato ulteriormente come la gestione e incentivazione dei veicoli meno inquinanti come euro 4 ed euro 5 sia fondamentale, perché la transizione verso l’elettrico non è così veloce.
- Immatricolazioni e vendite veicoli elettrici – Nel periodo 2014-19, l’Italia ha immatricolato 13.000 veicoli elettrici su un milione totale di veicoli immatricolati in 5 anni. Le vendite di veicoli elettrici in percentuale crescono molto, ma si parla ancora di numeri assoluti molto piccoli. La penetrazione dei veicoli elettrici nel 2019 è bassa per auto e motocicli, è molto più alta per ciclomotori e quadricicli, questo anche per l’utilizzo che si fa dei diversi tipi di veicoli.
Michele Moretti, Responsabile relazioni istituzionali
- Ecobonus Legge di bilancio 2019 – Necessari molti confronti per rendere efficace questa misura. Il Dl Rilancio ha cancellato l’obbligo di rottamazione e l’incremento dei contributi: questo ha consentito di aumentare il tiraggio della misura.
- Studi sulle due ruote – A livello europeo sono stati introdotti limiti sempre più stringenti. Vari studi hanno provato a valorizzare in termini economici il risparmio di tempo e di CO2 assicurati e garantiti da un mezzo a due ruote. I risultati sono sorprendenti: secondo Ambrosetti, stando all’attuale mix di mobilità, le due ruote consentono un grande risparmio economico e di tempo, soprattutto nei contesti urbani. Rispetto alle emissioni, il risparmio è di ca. 30 mln euro/anno. A seguito del lockdown il mercato è letteralmente decollato, a dimostrazione che le due ruote hanno anche una importante sostenibilità sociale e sanitaria che va tenuta in considerazione.
- Valutazioni sulla proposta di legge – Si condivide il principio di prevedere una detrazione fiscale, che consentirebbe di snellire l’attuale procedura per l’ecobonus. Altro passaggio importante è il tema della rottamazione, vincolo che ha rallentato di gran lunga il funzionamento della misura statale dell’ecobonus. Si suggerisce di togliere l’obbligo e lasciare la doppia opzione. Si potrebbe anche consentire l’acquisto di una moto anche a fronte della rottamazione di un’auto, incrociando le due tipologie veicolari. L’ultima considerazione riguarda il tema delle infrastrutture di ricarica: il Ddl propone di incentivare anche l’acquisto di colonnine ma pone la soglia di 20kW, che è molto alta, pensata per le auto (le moto caricano quasi sempre a 12kW, tranne pochissime che caricano con fast charge): sarebbe opportuno anche abbassare questa soglia, per allargare la platea.
ASSTRA – Giovanni Foti, Vice Presidente
- Costo dell’energia per il Trasporto pubblico – In rappresentanza dell’Associazione Trasporti è intervenuto il Vice Presidente Giovanni Foti, il quale ha sottolineato l’importanza dei temi trattati dalla proposta di legge in esame per il mondo del trasporto pubblico. Il Vice Presidente Foti, tuttavia, ha sottolineato che nonostante il Grande impegno del Governo e delle Istituzioni internazionali per la promozione della mobilità sostenibile e, più in generale, il conseguimento della neutralità energetica, il settore del Trasporto pubblico non beneficia delle agevolazioni sui costi dell’energia previste per il settore manufatturiero.
- Proposte di modifica – Ad oggi, infatti, le aziende del trasporto pubblico pagano l’energia esattamente come un privato cittadino, il che in qualche modo contribuisce ad ostacolare il rinnovo del parco mezzi circolanti e la diffusione di modalità di alimentazione alternative al diesel. Per questa ragione, l’associazione invita il legislatore a seguire l’esempio della Germania, che dando piena attuazione al quadro normativo europeo ha previsto un regime di favore per quanto riguarda l’aliquota media sul consumo di energia elettrica per il settore del trasporto pubblico. Un simile intervento produrrebbe un serio incentivo per la transizione delle flotte verso la mobilità elettrica, accompagnando gli interventi già in atto, come quelli attraverso i quali viene in parte finanziata la riconversione dei mezzi a gasolio in mezzi elettrici.
Link Audizione