Tuttavia, il Presidente Patuelli ha rilevato che occorre rendere flessibili anche altre normative pensate e decise ben prima della pandemia: innanzitutto deve essere riformato il “calendar provisioning” che tende ad irrigidire l’erogazione del credito ed a scoraggiare i prestiti bancari a imprese e famiglie in una fase in cui le Istituzioni europee ed italiane incoraggiano, invece, nuove possibilità di finanziamenti per la resilienza e il rilancio dell’economia. Inoltre – ha sottolineato il Presidente Patuelli – occorre rivedere la nuova definizione di debitori “in default”, cioè non più in grado di rimborsare la banca come da impegni presi: le nuove regole dispongono modalità e criteri più stringenti per i crediti a imprese e famiglie.
Il Presidente Patuelli, al termine della riunione, ha espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Ministro Amendola, sia complessivamente per il rilancio dell’economia nel contesto europeo, sia per le due specifiche riforme che sono di particolare interesse per il mondo produttivo e finanziario italiano.