Il Commissario alla Giustizia Reyndersha: le considerazioni sulla protezione dei consumatori devono essere integrate in tutte le applicazioni che utilizzano l'intelligenza artificiale.
Il 30 e 31 gennaio la Commissione Europea ha organizzato a Bruxelles il Consumer Summit, evento annuale dedicato ai Consumatori che riunisce i policymakerscomunitari, le Autorità nazionali, il mondo accademico, le Associazioni dei consumatori e delle imprese, nonché i rappresentanti del mondo dei giovani.
I temi trattati durante l'evento hanno riguardato i seguenti temi:
Nelle sue osservazioni iniziali, il Commissario alla Giustizia Reyndersha sottolineato la necessità di un livello di protezione dei consumatori alto e pari in tutta Europa indipendentemente dal canale di distribuzione, il che rappresenta un valore fondamentale europeo; ha sottolineato inoltre la necessità di un'agenda dei consumatori aggiornata, in sostituzione di quella del 2012, per rispondere meglio sia alla trasformazione digitale sia alla necessaria transizione al green. Questa nuova agenda sarà presentata entro la fine del 2020.
Reynders ha anche osservato che, mentre la nuova società digitale offre ai consumatori molte opportunità, la stessa pone anche molte domande su come garantire la compliance attraverso i canali digitali, in relazione a nuove pratiche commerciali sleali, nell'applicazione dell'intelligenza artificiale e in relazione alle modalità con cui garantire la sicurezza dei prodotti quando i consumatori possono facilmente accedere ai mercati extra UE. La nuova realtà digitale consente inoltre una maggiore e costante disponibilità di prodotti, nonché una consegna rapida dei prodotti, ad es. dei prestiti di credito al consumo che richiederanno misure rafforzate contro le pratiche di prestito irresponsabili e per combattere l'indebitamento eccessivo.
Il Commissario Reynders ha inoltre osservato il ruolo cruciale dei consumatori per una società più sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici. La nuova agenda dei consumatori si propone di spingerli ad adottare decisioni migliori e sostenibili, rendendo loro disponibile una migliore informazione e contrastando il fenomeno del greenwashing. Ulteriori azioni si concentreranno anche sull'economia circolare e sulla durabilità / riparabilità del prodotto.
La conferenza ha inoltre suddiviso i partecipanti in una serie di seminari che hanno valutato varie questioni nel campo della protezione dei consumatori e come potenzialmente affrontarle. Di seguito è riportato un riepilogo dei punti chiave di ciascuna sessione, sollevati dai partecipanti alla conferenza e quindi sintetizzati dalla Commissione nelle osservazioni finali.
AI: un approccio incentrato sul consumatore
Sicurezza e protezione dei consumatori nel commercio online
Lealtà nell'ambiente digitale
Servizi finanziari nell'era digitale
Durabilità del prodotto ed economia circolare
Informazioni per i consumatori per aiutare a ridurre la loro impronta
Il secondo giorno si è concentrato su come affrontare le questioni nelle aree evidenziate nel giorno precedente, con particolare attenzione a come garantire la responsabilizzazione e il coinvolgimento dei consumatori.
Nel corso delle sessioni si è discusso sulla necessità di sviluppare le conoscenze dei consumatori, della loro formazione e dell’applicazione di un approccio adatto per la prossima epoca. Inoltre, si è discusso sulle modalità per facilitare lo sviluppo e la condivisione delle conoscenze e l'attuazione collaborativa della strategia europea in materia di politica dei consumatori.
Nel contesto dello sviluppo delle conoscenze dei consumatori, i partecipanti hanno sottolineato il ruolo che l’istruzione deve svolgere nel fornire alle persone la comprensione dei diritti dei consumatori e, in aggiunta, il ruolo delle associazioni ombrello nel chiarire l’oggetto di tali diritti.
Per quanto riguarda l'educazione dei consumatori, i partecipanti hanno ritenuto che ciò dovrebbe iniziare in tenera età e che gli insegnanti dovrebbero avere un ruolo chiave nell’illustrare ai cittadini i loro diritti in qualità di consumatori. Inoltre, i gruppi tradizionalmente "dimenticati" dovrebbero essere inclusi nelle iniziative e le iniziative dell'UE esistenti dovrebbero essere proseguite.
I partecipanti hanno inoltre discusso su come garantire l'applicazione della protezione dei consumatori alle sfide esistenti e future. In settori prioritari, hanno messo in evidenza il greenwashing, i servizi finanziari e le pratiche commerciali sleali (tra gli altri). Hanno anche evidenziato che il ricorso collettivo deve essere utilizzato (e reso operativo) e che i consumatori devono essere informati di quale autorità è responsabile per la gestione delle problematiche in questo settore.
Un altro importante punto di discussione ha riguardato le modalità con cui facilitare lo sviluppo della conoscenza. In questo contesto, i partecipanti hanno messo in evidenza una serie di aree prioritarie per il monitoraggio, in cui sia i servizi di autonoleggioche quelli finanziari sono stati esplicitamente citati. Hanno messo in evidenza alcuni problemi nel contesto del knowledge building, come la mancanza di definizioni e standard chiari in determinati argomenti, che renderebbero le informazioni comparabili tra le aziende.
L'argomento finale discusso nelle sessioni è stato come garantire che la strategia politica europea sia attuata in modo collaborativo. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di coinvolgere varie parti interessate, assicurando che il feedback fornito sia una visione equilibrata sia dei consumatori che dell'industria.