LEASE 202, MOBILITA’ SOSTENIBILE: LUCI E OMBRE DEL PNRR
L'investimento sulle motorizzazioni elettriche non è sufficiente e non esaurisce i temi della sfida della transizione.
Nella seconda giornata del Salone del leasing si è dibattuto di mobilità sostenibile. Gli orientamenti della Commissione europea e il Green Deal spingono alla sostenibilità di tutti i settori, con l’obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030 e raggiungere le emissioni zero nel 2035. Ma come?
Per quanto riguarda la CO2 degli autoveicoli, di fatto vorrebbe dire l’uscita dal mercato dei motori a combustione dal 2035. A livello di PMI si pone all’orizzonte il tema del completo rinnovo del parco auto. “Il leasing si presenta come lo strumento economicamente più sostenibile per effettuare questa operazione finalizzata a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità aziendale previsti dall’Europa”, secondo Elisa Falliti di Leaseurope. “La transizione cambierà il ruolo stesso della società di leasing, privilegiando sempre più la componente del ruolo di consulenza per la scelta del tipo di veicolo idoneo rispetto alle varie tipologie di impiego, proprio grazie allo stretto rapporto che ha con il cliente”.
“In questo senso il PNRR rappresenta un esercizio sfidante e molto ambizioso, perché accelera sicuramente lo sviluppo della sostenibilità, ma sulle modalità ci sono delle evidenti incongruenze” - ha commentato Gianluca De Candia, Consigliere Assilea. “Le misure pongono l’obiettivo, al 2030, di passare dallo 0,2% di veicoli elettrici attualmente circolanti al 16%. Sarebbero necessari oltre 31.000 punti di ricarica pubblici, ma il PNRR stanzia un fondo di 750 milioni fino al 2026 che potrebbe bastare per 20.000 colonnine da 50 kw”, le cosiddette ricariche lente.
I dati presentati a Lease 2021 parlano chiaro: oggi abbiamo 2,7 colonnine ogni cento km, la Germania, che pure non è all’avanguardia in Europa, ne ha 7 per km, ma ha stanziato 5,5 miliardi di euro per implementare la sua rete. “Dovremmo pensare di considerare le colonnine come opere di urbanizzazione secondaria”, secondo il Sen. Eugenio Comincini “perché la sfida si vincerà nelle città, più che sulle autostrade”.
“Un supporto può arrivare dai privati” - ha commentato Pietro Nardi, Direttore commerciale Leasys - Gruppo FCA -. “Noi abbiamo messo in campo la più grande rete privata di ricariche presente in Italia, con 1.200 punti, che diventeranno 1.500 nel 2023”. Tuttavia oggi il leasing, che potrebbe supportare questo processo, è stato escluso dalle misure di sostegno che prevedono solo le misure di acquisto per la realizzazione.
Il messaggio che emerge dalle riflessioni di Lease 2021 è anche che l’elettrico non è l’unico pilastro della transizione, “la connettività delle auto è un fenomeno che è comunicato ben prima e oggi riguarda ben 17 milioni di veicoli ne nostro Paese”, ha spiegato il Prof. Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected car & mobility del Politecnico di Milano. Oggi funziona per la chiamata di emergenza in caso di incedente, ma dalla condivisione dei dati può emergere un apporto fondamentale alla riduzione delle emissioni. “Se le auto che circolano nella sola Milano ricevessero il messaggio con i posti dei parcheggi liberi si risparmierebbero 40mila tonnellate di CO2 ogni anno”.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario che fornitori di energia, provider della mobilità, enti locali, gestori della viabilità e operatori dell’edilizia collaborino e condividano dati e informazioni. Ancora una volta emerge il ruolo di rete che il leasing può effettuare anche in questo ambito.