Assilea: credito d’imposta per investimenti beni strumentali
Le precisazioni dell'Associazione del leasing.

Come riportato da Leasenews, l’atteso decreto direttoriale (attuativo del precedente decreto 15 maggio 20251) che dispone l’apertura della piattaforma informatica per la presentazione delle domande di accesso al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali del piano Transizione 4.0.
A tal proposito le domande sono presentabili accedendo tramite Spid al portale telematico presente sul sito del GSE e utilizzando l’apposito modello.
Il decreto 16 giugno dispone altresì alcune modifiche alle modalità di presentazione delle domande di cui al precedente decreto 15 maggio2. In particolare:
- • Data decorrenza invio modello – In caso di indisponibilità di risorse, i trenta giorni per il secondo invio del modello, recante l’indicazione della data e dell’importo del pagamento relativo all’ultima quota dell’acconto per l’acquisto dei beni, decorrono dalla data di comunicazione dell’indisponibilità, effettuata dal GSE.
- • Comunicazioni già effettuate – Le imprese che hanno già presentato comunicazioni con il precedente modello del decreto del 24 aprile 2024 avranno 30 giorni dalla data di apertura della piattaforma per conformarsi alle nuove modalità, preservando la priorità nell'ordine cronologico di prenotazione delle risorse.
- • Leasing finanziario – Per i beni oggetto di leasing, il pagamento di quote per il raggiungimento del 20% del costo di acquisizione - come richiesto dalla scrivente Associazione - si considera soddisfatto con la stipula del contratto di leasing e l’impegno assunto con il fornitore dalla società di leasing con la sottoscrizione dell’ordine di acquisto (a prescindere, quindi, dall’entità del maxi-canone – eventualmente inferiore al 20% - versato dall’utilizzatore).
Il nuovo modello in parola si è reso necessario per il fatto che la Legge di Bilancio 2025 ha previsto che il credito di imposta citato è riconosciuto, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), nel limite di spesa di 2.200 milioni di euro.