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Il DL 30 giugno 2025, n. 95, contiene disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali.

E' stato pubblicato il DL 30 giugno 2025, n. 95, contenente disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali.
Il provvedimento è stato approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi venerdì 20 giugno.
Tra le disposizioni, segnaliamo:
Antiriciclaggio, rafforzati i poteri del Comitato di sicurezza finanziaria
L’articolo 11 del provvedimento amplia le competenze del Comitato di sicurezza finanziaria, chiamato ora a occuparsi anche del contrasto al finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa, oltre che al riciclaggio e al terrorismo. Novità anche sul fronte delle cripto-attività: i prestatori di servizi con sede in altri Paesi UE, ma attivi in Italia senza una succursale, dovranno designare un punto di contatto centrale sul territorio nazionale.
Pagamenti elettronici: nuove regole per i tempi di accredito
Con l’articolo 12 viene modificata la legge n. 207 del 30 dicembre 2024, limitando l’ambito di applicazione delle disposizioni sui tempi di accredito dei pagamenti elettronici. Le nuove regole varranno esclusivamente per le transazioni effettuate con carte di pagamento nei confronti di soggetti che esercitano attività di vendita di beni o prestazioni di servizi, inclusi i professionisti, che sono obbligati ad accettare tali forme di pagamento.
Start-up e Venture Capital: Confermato il beneficio fiscale per previdenza e fondi pensione
L’articolo 18 introduce un aggiornamento alla disciplina sugli investimenti in start-up innovative, intervenendo sulla normativa della Legge sulla concorrenza. Casse di previdenza e fondi pensione integrativi continueranno a godere dello sgravio fiscale introdotto con la Legge di Bilancio 2017, a condizione che, a partire dal 1° gennaio 2025, almeno il 3% del loro portafoglio di investimenti qualificati sia destinato a quote o azioni di fondi di Venture Capital.
Le disposizioni sono in vigore da oggi, martedì 1° luglio.
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