Consiglio Europeo: è iniziata la due giorni decisiva
Il Consiglio Europeo sta per aprire la due giorni in presenza a Brussels. Temi caldi sul tavolo, dagli obiettivi climatici, al Recovery, oltre oceano il nuovo partenariato con USA e poi ancora Brexit e unione bancaria.
A partire dalle 13, dopo il tradizionale discorso preliminare del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, i leader dei Ventisette esordiranno parlando della pandemia di Covid-19 e degli sviluppi positivi sui vaccini. "Ciò non significa tuttavia - avverte Michel nella sua lettera - che la pandemia sia finita. Ora possiamo intensificare i nostri preparativi per la diffusione e la distribuzione dei vaccini".
Come secondo punto in agenda, si cercherà di superare il veto polacco-ungherese sul bilancio pluriennale e i fondi di Recovery, con buone probabilità di successo sulla base di una proposta tedesca presentata ieri ai Ventisette, una valutazione positiva potrebbe aprire la strada falla partenza del percorso di ratifiche e quindi all'attuazione di Next Generation Eu. Michel si dice, sempre nel documento introduttivo inviato ieri ai membri, "fiducioso che si possa trovare un accordo su un pacchetto comune per consentire la rapida attuazione sia del quadro finanziario pluriennale che del Fondo per la ripresa".
Ai nuovi obiettivi climatici per il 2030, per i quali occorre un non facile e unanime accordo verrà dedicato ampio spazio di discussione. Secondo Michel, l'obiettivo della riduzione delle emissioni almeno del 55% entro il 2030 "è alla nostra portata", e "il lavoro sul modo migliore per raggiungere questo ambizioso obiettivo è a buon punto". L'accordo "sarebbe un risultato importante e sosterrebbe la nostra rivendicazione di svolgere un ruolo di primo piano nella lotta al cambiamento climatico", sottolinea sempre il presidente del Consiglio europeo. Altro tema importante è quello del possibile rilancio del rapporto Europa-USA con la nuova Amministrazione Biden, con l'intenzione di "gettare le basi per un partenariato forte e paritario".
Verranno approvate le sanzioni, a questo punto pressoché inevitabili, contro la Turchia. Il regime di Ankara non ha colto l'opportunità dell'"agenda positiva" che il Consiglio europeo di ottobre aveva offerto e auspicato, e ha continuato invece con le sue provocazioni nel Mediterraneo orientale. Bisognerà trovare "una nuova dimensione" e prospettive di rilancio per il vicinato meridionale; si parlerà anche della sicurezza, della lotta al terrorismo, alla radicalizzazione, all'estremismo violento, che richiedono più cooperazione fra gli Stati membri.
Domani, ad un certo punto dei lavori, il vertice si convertirà in "Eurosummit" inclusivo, cioè allargato alla partecipazione di tutti i paesi dell'Ue. La discussione, in presenza anche della Presidente della Bce ,Christine Lagard,e e del Presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, riguarderà gli ulteriori passi per completare l'Unione bancaria (a cui manca ancora il regime comune di garanzie sui depositi) e l'Unione dei mercati dei capitali. Sarà anche l'occasione per i leader di dare il loro parere, probabilmente favorevole, alla riforma del Mes, dopo il recente accordo dell'Eurogruppo e ora anche il via libera del Parlamento italiano, tema che verrà trattato dal Premier Giuseppe Conte. Infine, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riferirà sullo stato e le prospettive dei negoziati per le relazioni Ue-Regno Unito dopo la Brexit, a ridosso ormai dell'uscita di Londra dal mercato unico europeo, entro tre settimane.