UniCredit, con i Commissari di Governo, promuove le ZES

Già sostenuti dalla banca tre investimenti in aree ZES per complessivi 18 milioni di euro e sottoscritti accordi operativi con i Commissari.

UniCredit, con i Commissari di Governo, promuove le ZES
  • Presso la sede milanese della banca si sono svolti incontri pubblici e bilaterali tra i Commissari di Governo delle 8 Zone Economiche Speciali italiane e una platea di potenziali investitori in queste aree del Mezzogiorno interessate da agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche
  • Da UniCredit plafond di 6 miliardi per le imprese che operano in aree ZES, per quelle del turismo e per le eccellenze del Made in Italy

Oltre 60 imprese italiane potenzialmente interessate a investire nelle Zone Economiche Speciali (ZES) italiane hanno approfondito oggi, presso la sede di UniCredit in piazza Gae Aulenti, le importanti opportunità offerte da queste aree.

 

Le ZES sono otto aree del Mezzogiorno (6 regionali, 2 interregionali) finalizzate a favorirne lo sviluppo economico e ad attrarre investimenti esteri o extra-regionali con l'obiettivo di colmare i divari territoriali nel Paese, favorendo altresì lo sviluppo delle infrastrutture del territorio, la creazione di nuovi posti di lavoro e la crescita delle attività industriali e delle esportazioni. Offrono alle imprese che investono vie preferenziali, grazie a specifiche agevolazioni fiscali e a procedure semplificate (come l'Autorizzazione Unica e lo Sportello Unico Digitale) che permettono di velocizzare l'iter di iniziative di insediamento imprenditoriale, consentendone l'approvazione in poche settimane.

 

Durante la giornata organizzata da UniCredit gli imprenditori potenziali investitori hanno avuto incontri bilaterali con i Commissari di Governo e rappresentanti delle ZES italiane: Aldo Cadau (ZES Sardegna), Alessandro Di Graziano (ZES Sicilia Orientale), Manlio Guadagnolo (ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise), Mauro Miccio (ZES Abruzzo), Giosy Romano (ZES Calabria e ZES Campania), Angela Scianatico in rappresentanza di Floriana Gallucci (ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata) e Simona Benedettini in rappresentanza di Carlo Amenta (ZES Sicilia Occidentale).

 

"Le ZES sono un'importante opportunità per incrementare lo sviluppo dell'attività imprenditoriale al Sud e una valida alternativa per tutte le imprese italiane che vogliono attuare i propri progetti di investimento nel nostro Paese, anche grazie al previsto iter semplificato e velocizzato" - ha spiegato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia. "Come banca ci sentiamo fortemente responsabili nel contribuire al successo dell'iniziativa: mettiamo a disposizione le nostre competenze, la profonda conoscenza del territorio e un plafond da 6 miliardi, destinato anche alle imprese operanti nelle ZES, nell'ambito della nuova edizione del piano "UniCredit per l'Italia" a supporto del Paese. Promuoveremo incontri analoghi a quello odierno anche in altre capitali europee allo scopo di portare all'attenzione degli investitori le opportunità delle ZES e contribuire ad attrarre anche investimenti internazionali nel nostro Paese".

 

Secondo lo Studio Svimez presentato durante la giornata, la nuova centralità del Mediterraneo, la ridefinizione delle catene globali del valore e le transizioni energetica, green e digitale costituiscono una importante opportunità per il Mezzogiorno che può ridiventare centrale nella geografia dei rapporti di fornitura internazionali.

In questo quadro, le Zes si stanno rivelando uno strumento efficace per favorire la crescita economica e l'occupazione in un'area del Paese che presenta, nonostante difficoltà strutturali, aree di specializzazione in alcuni tra i più importanti settori ad alta tecnologia. La Svimez infatti evidenzia come il contributo del Sud alle aree di «specializzazione intelligente*» è rilevante, dal momento che assorbono il 44% degli addetti e il 53% del valore aggiunto e sono responsabili del 78% dell'export delle imprese del Mezzogiorno.

 

Per Luca Bianchi, Direttore Svimez "la vera sfida delle ZES è attrarre nel Mezzogiorno investimenti nazionali ed esteri, in grado di favorire l'ampliamento e l'integrazione del sistema produttivo meridionale nelle filiere strategiche europee innescando un circolo virtuoso che possa creare nuova occupazione qualificata. In altre esperienze europee e non solo le ZES hanno contribuito in modo decisivo nel favorire processi di sviluppo. Ciò può avvenire anche in Italia, mettendo a sistema gli interventi di semplificazione burocratica e di incentivo fiscale previsti dalle ZES con le opportunità di investimento del PNRR. Nel nuovo contesto globale, il Sud anche per la sua proiezione nel Mediterraneo ha le caratteristiche per diventare un naturale attrattore di investimenti green, dando così anche un contributo decisivo alla crescita sostenibile dell'intero Paese".

 

UniCredit ha già sostenuto tre aziende in aree ZES, per complessivi 18 milioni di euro, erogando finanziamenti in favore di Temi Spa e del Gruppo Farvima Medicinali per i primi due investimenti in corso nell'area dell'Interporto Campano di Nola, rientrante nell'area ZES della Campania, e in favore di NTET S.p.A. per un investimento rientrante nell'area Zes della Sicilia Orientale.

La banca, che ha firmato diversi protocolli con i Commissari ZES per lo sviluppo del territorio, intende essere partner finanziario delle imprese che vogliono investire in queste aree, attraverso l'offerta di strumenti creditizi e finanziari e lo stanziamento dell'apposito plafond dedicato. Grazie al proprio network capillare in tutta Italia e nei Paesi esteri in cui è presente, UniCredit è inoltre impegnata a veicolare ai propri clienti le opportunità sottostanti l'iniziativa, attraverso l'organizzazione di appositi business meeting e incontri one-to-one con aziende del territorio e i Commissari delle aree interessate.

 

* Aree di «specializzazione intelligente»: aree tematiche nazionali di specializzazione che individuano le produzioni strategiche e ad alto valore aggiunto da cui partire per intercettare le opportunità di crescita delle transizioni future