Coldiretti, 20mila stalle pronte per centri fotovoltaici

La Confederazione chiede all'UE un tetto al prezzo del gas e propone una soluzione per superare i limiti di produzione di energia solare.

Coldiretti, 20mila stalle pronte per centri fotovoltaici

Coldiretti e Filiera Italia hanno predisposto una lettera inviata ai parlamentari europei in riferimento all’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen sulla possibilità di mettere un tetto massimo al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità.

“La crisi ha provocato un aumento dei costi delle materie prime e del prezzo del gas, ormai fuori controllo, generando una situazione non più sostenibile per la quale gli agricoltori rischiano ancora una volta di essere le prime vittime. Ma è l’intera filiera ad essere messa a dura prova a causa dell’effetto domino derivante dall’inevitabile calo delle produzioni agricole che mette a rischio la sicurezza alimentare e dall’aumento dei costi di produzione, con valori anche dieci volte superiori rispetto ai competitor esteri” scrivono il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e il vice presidente di Filiera Italia Vincenzo Gesmundo.

Per questo – affermano Coldiretti e Filiera Italia – è necessario porre un tetto al prezzo del gas, non solamente a quello proveniente dalla Russia, che ormai rappresenta meno del 9% dell’approvvigionamento europeo, ma a tutto il gas in Europa. Si tratta infatti – proseguono Coldiretti e Filiera Italia – dell’unico strumento in grado di arrestare o quanto meno contenere i fenomeni speculativi responsabili di buona parte dell’innalzamento del prezzo e un pronunciamento in tal senso del Parlamento sarebbe fondamentale per consentire di superare gli egoismi di singoli Stati membri e passare ad un vero spirito di solidarietà europeo.

Ma secondo Coldiretti e Filiera Italia è fondamentale anche incentivare l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti per stimolare la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole, superando a livello europeo il limite dell’autoconsumo come barriera agli investimenti agevolati, oltre a promuovere l’utilizzo dei fertilizzanti organici e, in particolare, del digestato facendo chiarezza sulla possibilità di utilizzo ed eliminando la soglia dei 170 chilogrammi di azoto per ettaro all’anno. Una misura necessaria a fronte di prezzi dei fertilizzanti andati alle stelle che mettono in ginocchio le imprese agricole in tutto il mondo.

Se l’Unione Europea è uscita dalla drammatica crisi del Covid – scrivono Coldiretti e Filiera Italia – è stato solo grazie allo sforzo congiunto e condiviso messo in campo con il Next Generation 1 e il Fondo europeo Sure. Di fronte a questa emergenza, per certi versi ancora più grave della prima in quanto colpisce in maniera “diseguale” Paesi, imprese e famiglie europee, la risposta non dovrebbe che essere di unità europea attraverso il ricorso a misure finanziate dal bilancio europeo con l’adozione – concludono Coldiretti e Filiera Italia – di un “Next generation 2” contro il caro energia.