Confartigianato, Manovra: ci sono linee di sviluppo
La Confartigianato ritiene che la Manovra affronti la priorità energia. Malgrado margini stretti, si vedono linee di sviluppo da rafforzare.
“Apprezziamo lo sforzo del Governo che, nel mantenere ben dritta la barra sui conti della finanza pubblica, concentra le risorse della Legge di bilancio sulla priorità di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie.
Nonostante sia condizionata dalla crisi e dall’emergenza energetica, la manovra contiene linee di intervento che auspichiamo possano concretizzarsi e rafforzarsi, nel medio-lungo periodo, in misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e del Paese”.
E’ quanto sottolineato dai rappresentanti di Confartigianato, intervenuti oggi in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, secondo i quali vanno affrontati con urgenza alcuni aspetti fondamentali per l’attività degli imprenditori.
Tra questi, l’eliminazione definitiva degli oneri generali di sistema dalle bollette delle imprese con potenza pari o superiore ai 16 Kw e, sul fronte dei bonus edilizia, lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e sono a rischio-sopravvivenza.
Confartigianato sollecita inoltre l’attuazione della riforma del sistema tributario all’insegna della semplificazione degli adempimenti e della riduzione della pressione fiscale sugli imprenditori. L’obiettivo è definire un livello di prelievo tendenzialmente uniforme a parità di reddito, indipendentemente dalla natura del soggetto che gestisce l’impresa e dalle dimensioni di quest’ultima. Soddisfazione per l’allargamento del regime forfetario e per la tassazione agevolata dei redditi incrementali.
Sul fronte delle politiche del lavoro, la Confederazione ritiene necessario ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese, anche tramite la detassazione e decontribuzione degli aumenti salariali e delle voci retributive derivanti dalla contrattazione territoriale di secondo livello. Così come chiede di potenziare, con misure di decontribuzione, le assunzioni di giovani e donne e l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante per favorire la formazione di competenze e l’occupazione giovanile.
Nonostante i margini stretti della manovra, Confartigianato sostiene la necessità di potenziare, anche con maggiori risorse, alcuni strumenti utili per sostenere gli investimenti e la liquidità delle micro e piccole imprese. Tra questi, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, il Fondo di garanzia per le Pmi, il credito d’imposta beni strumentali nuovi, il Fondo per il sostegno alle filiere produttive made in Italy.
Confartigianato sollecita, inoltre, misure di sostegno alle reti d’impresa e alla trasmissione delle aziende, l’inclusione degli artigiani e delle piccole imprese della filiera agroalimentare nelle azioni previste dal Fondo per la sovranità alimentare, interventi per accompagnare lo sviluppo delle imprese del Sud.