Rapporto tra risparmio, mercati e imprese per lo sviluppo
Un rapporto sinergico tra risparmio, mercati e imprese è centrale per lo sviluppo del Paese, sintesi il messaggio del seminario nato dalla collaborazione tra CNEL e Assogestioni
Il ciclo di seminari “Consigli di amministrazione e assetti proprietari delle società quotate”, organizzato da Assogestioni e CNEL, si propone di sviluppare l’approfondimento delle tematiche connesse ai flussi di risparmio, allo sviluppo del mercato dei capitali e al governo delle imprese, con particolare attenzione anche al ruolo dei consiglieri indipendenti e alla rappresentanza delle minoranze, a partire dal riconoscimento della rilevanza di tali temi per lo sviluppo del sistema economico del Paese.
“L’impresa di oggi deve essere consapevole del proprio ruolo sociale e deve adottare un approccio sostenibile che non si limiti al rispetto dell’ambiente ma faccia pensare ed agire sentendosi ‘commons’ (bene comune). Una riflessione sul rapporto tra risparmiatori italiani e ‘sostenibilità’ motiverà le imprese ancora restie a intraprendere la strada dell’innovazione per il benessere collettivo”, ha dichiarato Tiziano Treu, presidente del CNEL in apertura del seminario.
“Il rapporto tra risparmio, mercato dei capitali e governo delle imprese è un fattore chiave per un pieno sviluppo del Paese e per cogliere la grande opportunità connessa ai piani di ripresa post-pandemici, in primis il Pnrr. Assogestioni da sempre opera per un dialogo costruttivo con tutti gli attori che contribuiscono ad una crescita responsabile e sostenibile. Il coinvolgimento di figure primarie del mondo degli investitori, delle società quotate, delle parti sociali e dei regolatori in questo percorso seminariale dimostra la rilevanza di un confronto che deve proseguire ed intensificarsi”, ha aggiunto Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni.
Il keynote speech di PierCarlo Padoan, presidente di UniCredit, si è concentrato sulle specificità che caratterizzano le public company, sottolineando l’importanza di board con competenze diversificate e aperti al dialogo ordinato e costante con gli investitori istituzionali e con tutto il mercato.
Il ruolo crescente dei fondi di investimento negli assetti proprietari delle imprese italiane è stato inoltre al centro dell’intervento di Emilio Barucci, ordinario di metodi matematici dell’Economia e delle scienze Attuariali e Finanziarie del Politecnico di Milano e consigliere del CNEL, che ha presentato i risultati della ricerca “Assetti proprietari e corporate governance nel nuovo millennio” insieme a Davide Stocco di QFinLab del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano.
Lo studio ha certificato come negli ultimi 10 anni si sia assistito ad una ricomposizione degli assetti proprietari secondo molteplici direttrici tra cui l’aumento della quota media del primo azionista e degli azionisti rilevanti (escluso il primo), una diminuzione degli azionisti rilevanti (escluso il primo) ed un aumento della quota di mercato (azionisti sotto il 2%).
Al rilevato trend di maggiore concentrazione della quota media del primo azionista nelle società quotate, in particolare da parte delle appartenenti al FTSE MIB, fa dunque da contrappeso un aumento del numero degli amministratori indipendenti, tra cui quelli eletti nelle liste dei fondi di investimento (passati, come attestano i dati del Comitato dei Gestori, da 34 nel 2011 a 100 nel 2021, per un totale di circa 270 eletti nel corso del triennio 2019-2021), chiamati a svolgere un ruolo di monitoraggio e stewardship negli organi societari. Tra i principali numeri messi in evidenza dallo studio quello relativo alla dimensione dei cda che non ha subito significative variazioni e quello sulla quota femminile che si attesta al 40% previsto per legge.
Il seminario si è concluso con una tavola rotonda a cui sono intervenuti Paolo Ciocca, commissario Consob; Rosalba Casiraghi, presidente di Banca Illimity; Alessandra Stabilini, vicepresidente di NedCommunity; Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni.