Credem accelera sulla sostenibilità

Credem punta sempre più sul "green" con strategie aziendali e prodotti finanziari con uno sguardo sempre più rivolto alla "finanza sostenibile".

Credem accelera sulla sostenibilità

● creato un Comitato di Sostenibilità di Gruppo presieduto dal Direttore Generale;

● attribuito al Comitato Rischi il presidio dei rischi ambientali e climatici;

● approvato il quadro di riferimento per l’emissione di obbligazioni sostenibili che andranno progressivamente a costituire una componente fondamentale del funding del Gruppo;

● prima banca italiana con personale certificato ed iscritto al registro dei sustainability manager. Continuare a creare valore nel lungo termine tramite l’integrazione dei fattori sociali e ambientali nei processi decisionali, il recepimento dei principi e delle raccomandazioni del nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate e il sostegno allo sviluppo del Paese anche con strumenti di finanza sostenibile. Sono questi gli obiettivi della strategia che Credem, tra i principali gruppi bancari italiani e tra i più solidi a livello europeo, svilupperà nei prossimi mesi. In particolare, per consentire il concreto perseguimento di questi obiettivi, il Gruppo ha:

● attribuito al Consiglio di Amministrazione il compito di promuovere il dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti attraverso la definizione di una politica dedicata (stakeholder engagement), in conformità con la normativa vigente;

● costituito un Comitato Sostenibilità di Gruppo;

● attribuito al Comitato Rischi di Gruppo il presidio dei rischi ambientali e climatici, modificandone la denominazione in Comitato Rischi e Sostenibilità di Gruppo;

● adottato un quadro di riferimento (ESG - framework) per definire il processo di valutazione, selezione e monitoraggio degli impieghi alla clientela idonei ad essere finanziati con la raccolta derivante dalle obbligazioni emesse nell’ambito del framework stesso (bond Green, Social e Sustainable);

● ottenuto, come prima banca italiana, la certificazione e l’iscrizione di una persona nel registro dei sustainability manager.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la governance, è stato costituito un Comitato Sostenibilità di Gruppo che sarà presieduto dal Direttore Generale e di cui faranno parte anche due membri del Consiglio di Amministrazione e i componenti della direzione centrale. Compito di tale Comitato sarà quello di presidiare e supportare l’attuazione della strategia di sostenibilità del Gruppo e la definizione di nuovi obiettivi, in un’ottica di miglioramento continuo. L’organo collegiale avrà una natura multidisciplinare e sarà dotato di risorse finanziarie per dar corso alla progettualità, stimolare la formazione interna e cooptare esperti per diffondere una cultura trasversale della sostenibilità. Tra gli altri obiettivi, il Comitato avrà il compito di proporre al Consiglio di Amministrazione l’aggiornamento del ESG Framework e verificare l’idoneità delle attività finanziate in tale quadro di riferimento. Inoltre, al Comitato Rischi di Gruppo, che prenderà il nome di Comitato Rischi e Sostenibilità di Gruppo, è stato attribuito, a supporto del Consiglio di Amministrazione, il presidio dei rischi ambientali e climatici e l’analisi del Report di Sostenibilità. Il Presidente ed il Direttore Generale di Credem parteciperanno all’attività di entrambi i Comitati con l’obiettivo di condividere la strategia e integrare la sostenibilità nei piani industriali coerentemente alla linee di indirizzo strategico definite dal Consiglio di Amministrazione, che, a seguito dell’ultimo rinnovo avvenuto nel 2021, ha raggiunto la completa parità di genere tra donne e uomini e registrato un notevole decremento dell’età media dei consiglieri (da 61 anni del 2020 ai 57 anni del 2021). L’area Sostenibilità, che risponde al Servizio Governance e Relazioni Esterne, coordinato dal Chief Financial Officer, avrà il compito di supportare entrambi i Comitati nell’implementazione delle attività e nel monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità, ivi inclusi quelli ambientali e climatici, presidiando le attività progettuali attraverso il coordinamento con i Gruppi di Lavoro trasversali (Banca e Società del Gruppo) funzionali anche alla redazione del Report di Sostenibilità. Credem è stata inoltre la prima banca italiana ad avere una persona certificata ed iscritta al registro dei sustainability manager, ad ulteriore garanzia della qualità, delle competenze e del rigore che caratterizzano l’approccio del Gruppo alla sostenibilità d’impresa. Il Gruppo Credem ha sviluppato inoltre un quadro di riferimento (ESG Framework) per consentire di emettere obbligazioni destinate al finanziamento-rifinanziamento di attività con un impatto positivo in termini di sostenibilità ambientale e sociale, come ad esempio finanziamenti per energie rinnovabili, trasporti ecologici e costruzioni ecocompatibili. In particolare sono identificati i processi di selezione e gestione degli impieghi idonei, nonché la reportistica periodica relativa alla corretta allocazione delle risorse raccolte e alla misurazione degli impatti prodotti dall’impiego delle risorse stesse. Tali emissioni diventeranno parte fondante dell'attività di funding del Gruppo. Il Framework è stato strutturato e redatto secondo le linee guida ICMA 2021 in materia di sostenibilità (Green Bond Principles e Social Bond Principles) e sarà oggetto di valutazione indipendente da parte di un soggetto esterno (Second Party Opinion Provider) che ne certificherà l'allineamento alle citate linee guida ed alla best practice di mercato in questo ambito.

A tutto ciò, infine, nell’ambito della gestione del risparmio, si affianca una progettualità dedicata, avviata nel 2020 dalle società dell’Area Wealth Management, che prosegue nel proprio percorso di completa integrazione dei criteri di sostenibilità all’interno dei processi di investimento per i portafogli gestiti ed in consulenza della clientela. Ad oggi le soluzioni di investimento offerte da Euromobiliare Advisory SIM, Euromobiliare AM SGR e Credemvita che utilizzano criteri di sostenibilità presentano masse gestite per un ammontare pari a circa 2 miliardi di euro. “La strategia del Gruppo”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente Credem, “si conferma orientata a coniugare sostenibilità e crescita per generare benefici incrementali per il Paese e per tutti gli stakeholder. E’ con questa finalità che occorre leggere la creazione di un Comitato di Sostenibilità e l’ingaggio sempre più forte del Consiglio di Amministrazione, affinché i criteri ambientali e sociali siano sempre più al centro delle nostre scelte. La definizione, inoltre, del nuovo quadro di riferimento per le emissioni di obbligazioni sostenibili”, ha aggiunto Zanon, “ha l’obiettivo di agevolare la trasparenza e la qualità delle nostre attività a vantaggio degli investitori e del mercato. Analogamente, l’essere stati la prima banca italiana ad avere in organico una persona certificata ed iscritta al registro dei Sustainability Manager, è un’ulteriore garanzia della qualità, delle competenze e del rigore col quale stiamo approcciando la Sostenibilità d’impresa ”, ha concluso Zanon. L’impegno nell’ambito della sostenibilità ha consentito al Gruppo Credem di avviare nel corso del 2021 un progetto che punta alla massima riduzione delle emissioni prodotte di CO2 e alla compensazione di quelle inevitabili (Carbon Neutrality) entro il 2025. L’istituto ha già ridotto le proprie emissioni di CO2 del 55% negli ultimi tre anni ed utilizza, sin dal 2003, il 100% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili e certificate. Il Gruppo inoltre nel 2020 ha ridotto dell’11,9% i consumi energetici interni all'organizzazione con un calo del 29,4% delle relative emissioni, e ha raggiunto il 100% dello smaltimento dei rifiuti tramite riciclo. Nel 2020 è stata ottenuta la certificazione di parità salariale e lavorativa (Equal Salary) tra donne e uomini.

 

Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d'Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business al 30 giugno 2021, tra raccolta complessiva e prestiti, pari a quasi 115 miliardi di euro