Unicredit: utile 2021 a 1,5 mld, per azionisti 3,75 miliardi

UniCredit: Risultati di Gruppo 4Trim21 e FY21. Eccellenti risultati 2021 ottenuti in un anno di cambiamento, segno della nostra capacità di raggiungere gli obiettivi nel 2022 e oltre.

Unicredit: utile 2021 a 1,5 mld, per azionisti 3,75 miliardi

Superata la guidance 2021 per le principali voci finanziarie con utile netto sottostante di €3,9 miliardi, ricavi totali a €18,0 miliardi e costi per €9,8 miliardi.

Conseguimento nel FY21 di un RoTE del 7,3 per cento, EPS pari a €1,58, leva operativa positiva di circa 5 p.p. e rapporto costi/ricavi al 54,6 per cento

Robusta posizione patrimoniale e di liquidità, con CET1 ratio contabile relativo al FY21 al 15,03 per cento, CET1 ratio pro-forma al 14,13 per cento [1] e €6,52 miliardi di generazione organica di capitale

Considerevole remunerazione degli azionisti per circa €3,75 miliardi, con una proposta di dividendo in contanti per circa €1,17 miliardi e riacquisti di azioni per circa €2,58 miliardi

Costo del rischio contabile FY21 a 37 punti base, in linea con la guidance

Continuo rafforzamento della cultura aziendale e sostegno della transizione green dei clienti grazie al nostro impegno nel piano Net-Zero, migliorate le policy su gas & petrolio e sul carbone.

il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati del Gruppo per il quarto trimestre e per l'esercizio 2021.

La Banca ha conseguito una solida serie di risultati per il 2021, raggiungendo o superando tutte le guidance dell'anno per le principali voci finanziarie, con RoTE al 7,3 per cento ed EPS pari a €1,58.

L'utile netto sottostante FY21 ha raggiunto €3,9 miliardi, in rialzo di €2,6 miliardi rispetto all'anno precedente, superando la guidance posta ad oltre €3,7 miliardi, con un RoTE sottostante del 7,5 per cento nel FY21. L'eccellente performance commerciale, che riflette i punti di forza e l'unicità della nostra rete paneuropea, ha spinto i ricavi totali a €4,4 miliardi nel 4trim21, con un aumento del 4,7 per cento anno su anno, e a €18,0 miliardi nel FY21, in rialzo del 4,8 per cento rispetto all'anno precedente, oltrepassando il nostro target per il FY21 di €17,5 miliardi. Questo risultato è principalmente trainato dalle ottime commissioni, in rialzo dell'1,8 per cento su base trimestrale e dell'11,7 per cento anno su anno ed attestatesi a €1,7 miliardi nel 4trim21. Le commissioni relative al FY21 hanno totalizzato €6,7 miliardi, in rialzo del 12,1 per cento rispetto all'anno precedente. Nel 4trim21 il margine di interesse (NII) è cresciuto del 6,0 per cento trimestre su trimestre raggiungendo i €2,4 miliardi, grazie al beneficio da poste fiscali non ricorrenti positive in Germania e dalla ripresa della domanda di finanziamenti. Nel FY21 il margine d'interesse (NII) è risultato in calo del 4,0 per cento rispetto all'anno precedente attestandosi a €9,1 miliardi a seguito di minori volumi di finanziamento e tassi della clientela.

Nel 4trim21 i costi totali sono rimasti sostanzialmente invariati sia trimestre su trimestre che anno su anno a €2,5 miliardi, con leva operativa positiva di circa 5 p.p.. Grazie ad un approccio disciplinato, nel 2021 i costi totali sono rimasti invariati rispetto all'esercizio precedente a €9,8 miliardi nonostante l'impatto degli investimenti nel business, il rialzo dell'inflazione e la normalizzazione delle retribuzioni variabili. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 55,7 per cento nel 4trim21, in rialzo di 0,5 p.p. trimestre su trimestre e in calo di 2,3 p.p. anno su anno, e al 54,6 per cento nel FY21, in calo di 2,6 p.p. rispetto all'esercizio precedente.

Il costo del rischio contabile (CoR) si è attestato a 37 punti base nel FY21, in calo di 68 punti base rispetto all'esercizio precedente, registrando una tendenza di diminuzione in tutte le divisioni.

La qualità dell'attivo [2] resta solida, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi di Gruppo al 3,6 per cento. Alla fine del trimestre il CET1 ratio contabile è pari al 15,03 per cento e il CET1 ratio pro-forma è pari al 14,13 per cento1, dedotti circa €2,58 miliardi della componente di riacquisti di azioni, al di sopra della guidance FY21 pari a 13,5-14 per cento [1]. Il patrimonio netto tangibile si è attestato a €52,8 miliardi, in aumento del 4,4 per cento su base annua, mentre il valore contabile netto per azione è stato pari a €23,9, in rialzo del 5,7 per cento anno su anno, principalmente grazie all'utile netto.

La proposta di distribuzione ordinaria per €3,75 miliardi, composta da dividendi in contanti per circa €1,17 miliardi e riacquisti di azioni per circa €2,58 miliardi, sarà presentata all'assemblea degli azionisti del prossimo 8 aprile. Il dividendo in contanti è soggetto all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, mentre il riacquisto di azioni proprie deve essere approvato dagli organi di vigilanza e dall'assemblea degli azionisti. Intendiamo iniziare il riacquisto di azioni proprie non appena possibile una volta ottenute le relative approvazioni.

Abbiamo integrato la sostenibilità in ogni nostra azione, in modo da essere d'esempio nel modo in cui gestiamo il nostro business, accompagnare i clienti in una transizione equa e positiva, contribuire a una società più sostenibile. In questo contesto, nel corso del 2021 abbiamo aderito alla Net-Zero Banking Alliance, dichiarando pubblicamente il nostro impegno per un futuro più sostenibile. Inoltre, abbiamo recentemente migliorato le nostre policy sul carbone e su gas & petrolio, rafforzando i principi sulla base dei quali operiamo. Il Gruppo continua a progredire nel rispetto dei suoi impegni Net-Zero e incorpora i criteri ESG in tutte le aree di business, al contempo rafforzando la cultura aziendale con l'obiettivo condiviso di fornire alle comunità gli strumenti per progredire.

I principali eventi recenti includono:

  • L'esecuzione per €445 milioni sui €652 milioni del "Secondo programma di riacquisto di azioni proprie 2021" relative al FY20
  • Il collocamento di due emissioni di un'obbligazione Senior Preferred di UniCredit SpA per complessivi €1,75 miliardi
  • L'aumento da parte di Fitch del rating di UniCredit SpA, modificato a 'BBB' con outlook stabile da 'BBB-'
  • Il miglioramento da parte di S&P dell'outlook di UniCredit SpA, passato da stabile a positivo

 

Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A.:

 

"Gli eccellenti risultati del 2021 sono il frutto delle incisive azioni intraprese durante l'anno, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale, della dedizione dei dipendenti e della continua fiducia dei nostri clienti. Abbiamo superato i target dell'anno per ricavi, costi e utile netto sottostante, producendo un RoTE del 7,3 per cento e una considerevole generazione organica di capitale. Riconfermiamo l'impegno ad aumentare in misura significativa i rendimenti dei nostri azionisti senza compromettere la nostra robusta posizione patrimoniale e  intendiamo distribuire agli investitori, una volta ottenute le approvazioni, €3,75 miliardi complessivi, sotto forma di dividendi in contanti e riacquisto di azioni proprie. Pur considerando tale distribuzione, abbiamo concluso l'anno con un CET1 ratio pro-forma del 14,13 per cento. Questi risultati sono il preludio di quello che il nostro modello a basso assorbimento di capitale ci permetterà di conseguire nel 2022 e oltre a beneficio di tutti i nostri azionisti."

 

Note:

[1] Il CET1 fully loaded include la deduzione del pro-quota della componente in contanti prevista dalla distribuzione ordinaria dei capitale (30 per cento dell'utile netto sottostante). Il CET1 ratio pro-forma include inoltre approssimativamente €2,58 mld in riacquisto di azioni proprie la cui deduzione verrà eseguita nel 2022 dopo l'approvazione da parte della BCE. 

[2] Le esposizioni deteriorate escludono le attività classificate come destinate alla vendita