ABI:negli ultimi mesi primi segnali di diminuzione dei tassi

L'Associazione Bancaria, nel suo Bollettino Mensile evidenzia che si stanno presentando i primi segnali di diminuzione dei tassi di mercato rispetto ai precedenti valori massimi e rispetto ai tassi BCE.

ABI:negli ultimi mesi primi segnali di diminuzione dei tassi

Negli ultimi mesi si stanno manifestando primi segnali di diminuzione dei tassi di mercato rispetto ai precedenti valori massimi e rispetto ai tassi BCE.

TASSI DI MERCATO

Nei primi 10 giorni di aprile:

1. Il tasso sui BTP è stato in media del 3,78%, in diminuzione di 121 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.

2. Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,68%, in diminuzione di 84 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.

3. Il tasso sui BOT a sei mesi è stato in media del 3,67%, in diminuzione di 38 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.

4. Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,89%, in calo di 11 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.

TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI

5. A marzo 2024 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento sono in diminuzione:

 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,79%, rispetto al 3,89% di febbraio 2024 e rispetto al 4,42% di dicembre 2023;

 il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 5,26% dal 5,34% di febbraio 2024 e dal 5,45% di dicembre 2023;

 il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,79% dal 4,80% nel mese precedente; cfr. Tabella 1.

TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA

6. Conseguentemente al calo dei rendimenti dei titoli di Stato, il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a marzo 2024 è stato il 3,54%. A febbraio 2024 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,65%; area dell’euro 3,45%). Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE), l’incremento è stato di 325 punti base.

7. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a marzo 2024 è stato il 4,35%, con un incremento di 304 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%.

8. A marzo 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato l’1,03% (1,02% nel mese precedente, 0,32% a giugno 2022).

9. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è ulteriormente salito allo 0,56% (0,55% nel mese precedente), tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento (cfr. Tabella 2).

MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA

10.Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a marzo 2024 è stato di 176 punti base.

RACCOLTA DA CLIENTELA

11.La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 218 miliardi tra febbraio 2023 e febbraio 2024 (137,8 miliardi famiglie, 21,3 imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

12.A marzo 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima del 18,5% (+17,9% nel mese precedente).

13.Conseguentemente, i soli depositi, nelle varie forme, sono scesi a marzo 2024 dello 0,3% su base annua, diminuzione in rallentamento rispetto a febbraio 2024 (-1,1%).

14.La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a marzo 2024 è risultata in aumento dell’1,7% su base annua, proseguendo la dinamica crescente registrata nei due mesi precedenti (+0,9% a febbraio 2024 e +0,5% a gennaio 2024; cfr. Tabella 3).

PRESTITI BANCARI

15.Il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a marzo 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,6% rispetto a un anno prima, mentre a febbraio 2024 avevano registrato un calo del 2,5%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,8% e quelli alle famiglie dell’1,3% (cfr. Tabella 4).

SOFFERENZE

16.Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a febbraio 2024 sono state 17,4 miliardi di euro (17,5 miliardi nel mese precedente). Se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,5 miliardi.

17.Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,03% a febbraio 2024 (1,04% a gennaio 2024; 4,89% a novembre 2015; cfr. Tabella 5).

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