Evoluzione e controllo del rischio di credito nel leasing

Evidenze dalle analisi annuali di monitoraggio dei Bureau Scores sviluppati da Conectens sui dati BDCR Assilea.

Evoluzione e controllo del rischio di credito nel leasing

All’uscita dal biennio 2020-2021, caratterizzato dalla crisi economica conseguente la pandemia e dalle misure di contenimento degli effetti quali moratorie e facilitazioni all’accesso al credito, si temeva che il rischio di credito nel leasing avrebbe subito una impennata una volta venute meno tali misure.

Le analisi condotte da Conectens sul perimetro dei contratti e clienti leasing, attraverso i dati di BDCR Assilea, per il 2022 e per le prime evidenze del 2023, ritornano invece un impatto contenuto e inferiore alle attese: il rischio di credito nel leasing sembra assestarsi a livelli decisamente inferiori rispetto a quelli registrati pre-pandemia.

La Tavola 1, nella curva in nero, mostra l’andamento dei contratti in contenzioso nel periodo 2019 sino alle prime osservazioni riferite al 2023. A partire dal livello abbastanza stabile che si aveva nel 2019 alla vigilia della crisi pandemica, si è assistito – grazie proprio alle misure di contenimento messe in atto per arginarne gli effetti economici – ad un progressivo rallentamento del tasso di contratti segnalati in contenzioso dalle società di leasing. La definitiva uscita dalle misure ha comportato un aumento del tasso di contenzioso che è durato lo spazio di pochi mesi iniziali del 2022 per poi assestarsi a livelli decisamente più contenuti se comparato al 2019. Pur in presenza di qualche valore altalenante, le prime evidenze mensili del 2023 confermano tale andamento.

Tavola 1 – Andamento contenzioso e default tra il 2019 e il 2023

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Se dalla visione contratto, ci spostiamo alla visione cliente, considerando quindi per ciascun cliente l’insieme dei contratti che questi conduce per le diverse tipologie, non muta la valutazione del contenimento del rischio di credito associato e testimonia il grande sforzo messo in campo dalle società di leasing in termini di controllo della qualità del credito sia in fase di erogazione sia in fase di gestione del proprio portafoglio.

Sempre in Tavola 1 per il periodo 2019-2023 è mostrato, con la spezzata in rosso, la percentuale di clienti classificabili in default a inizio di ciascun anno: risulta evidente la progressiva ed importante diminuzione a cui si è assistito negli ultimi anni, il cui trend comunque parte da lontano. Anche il tasso di clienti classificati come nuovi default nel corso del 2022, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (minimo storico), si assesta a fine anno a livelli di almeno un terzo inferiori a quelli che si registravano prima della pandemia.

Il perdurare del conflitto in Europa con le conseguenze economiche già in parte sperimentate, la ripresa del ciclo inflattivo e il conseguente aumento dei tassi di interesse pongono degli interrogativi sulle ripercussioni possibili sulle aziende clienti e quindi sul livello di rischio di credito. D’altro canto, la crescita attesa dell’economia italiana e i livelli di partenza così contenuti del rischio di credito sembrano controbilanciare o quanto meno attenuare i timori di una ripresa dello stesso.

Una misura più contenuta del rischio di credito, in termini di contratti e di clienti coinvolti, non esclude la necessità di un monitoraggio attento dell’evoluzione dello stesso. Le analisi annuali di valutazione delle performance dei Bureau Scores realizzati da Conectens sulla base del patrimonio informativo disponibile in BDCR Assilea, confermano che questi strumenti possono essere un valido supporto per identificare preventivamente il deteriorarsi del profilo di rischio dei clienti misurandone il posizionamento rispetto al mercato leasing complessivo.

In particolare il Bureau Score Comportamentale, le cui performance sono presentate in Tavola 2, si conferma capace di discriminare ex ante i livelli di rischio associati ai diversi clienti, mantenendo un differenziale di rischio di 1 a 70 tra fascia 1 (minor rischio) e fascia 10 (maggior rischio).

Nel dettaglio la tavola presenta la suddivisione di tutti i clienti censiti in BDCR Assilea con almeno un contratto attivo per classe di score a seconda dei dati e delle informazioni presenti a inizio periodo (1 1 2022). I clienti già classificati in default a tale data vengono esclusi da questa analisi. Le performance rappresentate (default cliente) si riferiscono alle osservazioni del comportamento nei 12 mesi successivi alla classificazione. Gli istogrammi rappresentano la quota di clienti che cadono nelle diverse classi al 1 1 2022, la curva in nero rappresenta la parte di clienti che a fine periodo (31 12 2022) vengono classificati in default.

Tavola 2 – Performance Bureau Score Comportamentale nel 2022

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Risulta evidente l’ordinamento di rischiosità da classe 1 a classe 10 e come quest’ultima, in corrispondenza delle classi 9 e 10, raggiunga i livelli relativamente più importanti. La capacità discriminante del modello si conferma in linea a quella osservata negli anni precedenti, testimoniando la robustezza del modello sottostante.

La possibilità quindi di seguire con cadenza mensile (periodicità di aggiornamento dello score) l’evoluzione di classificazione di un dato cliente permette, ad esempio, di valutare il passaggio da una classe meno rischiosa ad una più rischiosa: tale eventualità costituisce un alert di peggioramento di classificazione utile per valutare l’andamento del rischio e, se rilevante, prendere iniziative di contenimento.

Nel momento in cui si registrano degli insoluti invece, il Bureau Score di Collection si dimostra essere uno strumento capace di valutare la probabilità che un dato cliente rientri in bonis ovvero peggiori il proprio stato. Rilevante anche in questo contesto è la possibilità di beneficiare del contributo informativo di come i propri clienti si rapportano con le altre società di leasing.

Nella Tavola 3 sono presentate le performance relative a questo strumento. A inizio periodo, in questo caso il 30 6 2022, i clienti con insoluti vengono raggruppati nelle classi di score da 1 a 10 (contrassegnate con il prefisso Ins nella tavola) sulla base delle info presenti a quella data. L’osservazione delle performance a 6 mesi di distanza, sino al 31 12 2022, fa emergere la capacità dello strumento di ordinare i clienti in modo decrescente per l’evento rientro in bonis e, al contrario, in modo crescente per il perdurare o l’aggravarsi dello stato di insoluto.

Tavola 3 – Performance Bureau Score di Collection nel 2022

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Anche in questo caso la possibilità di monitorare mensilmente il proprio portafoglio clienti, offre l’opportunità di inquadrare il grado di complessità delle situazioni da affrontare e di scegliere quindi, l’approccio di pre-collection o di recupero più consono alla maggiore o minore probabilità di registrare un rientro in bonis.

In conclusione, l’osservazione dei dati mostra come questi strumenti, misurando il posizionamento dei clienti rispetto al mercato leasing complessivo, possono essere un valido supporto per identificare preventivamente il deteriorarsi del profilo di rischio e nell’affrontare l’eventuale processo di recupero nel modo più appropriato: in definitiva possono contribuire a mantenere il controllo del rischio di credito ai livelli virtuosi che ha raggiunto.

Luciano Bruccola, Conectens. Proprietà riservata (2023)

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