UNRAE: anche a ottobre cala il mercato auto
Secondo l'analisi di UNRAE nei primi 10 mesi dell’anno immatricolate 1.328.663 unità: crescita ridotta a un misero 0,96%.
- Il trend negativo prosegue con un calo del 9,1%
- Nei primi 10 mesi dell’anno immatricolate 1.328.663 unità: crescita ridotta a un misero 0,96%
- Sotto 1,6 milioni la previsione di immatricolazioni totali per il 2024: crescita all’1,5%
- La decurtazione dell’80% del Fondo automotive prevista nella Legge di Bilancio segna il de profundis della transizione green nel settore
Anche a ottobre 2024 il mercato italiano delle autovetture subisce un’ulteriore flessione, registrando un calo del 9,1%, con 126.488 auto immatricolate rispetto alle 139.078 dello stesso
mese 2023, nonostante un giorno lavorativo in più (nel solo trimestre agosto-ottobre la flessione
è del 10,7%). Nei primi dieci mesi dell'anno, raggiungendo 1.328.663 unità, la crescita
complessiva si riduce a un misero 0,96% rispetto a 1.316.001 dello stesso periodo 2023, un
volume comunque inferiore del 18,3% rispetto al pre-pandemia.
UNRAE ha rivisto al ribasso di 30.000 unità le precedenti previsioni di luglio per il 2024, a causa
di un terzo trimestre al di sotto delle aspettative senza alcuna prospettiva che il quarto sia in grado
di recuperarne il gap. Il volume totale di immatricolazioni è previsto ora in 1,59 milioni di vetture,
con un modesto incremento dell’1,5% sul 2023, ancora in forte deficit (-17,0%) rispetto al pre-
Covid, dovuto anche ad un persistente indebolimento del potere d’acquisto delle famiglie.
Le prospettive indicano un mercato sostanzialmente piatto anche per il 2025, a 1,6 milioni,
ben lontani dai circa 2 milioni del 2019, una crescita dello 0,6% appena rispetto a quanto revisto per l’anno in corso.
Quota di mercato BEV ferma a ottobre al 4,0% - in arretramento rispetto al 5,2% di settembre – e PHEV stabili al 3,4%, per un totale di ECV pari al 7,4%.
A questo riguardo, l’UNRAE manifesta forte preoccupazione per la recente decisione governativa di ridurre di 4,6 mld di euro (80% del totale) il Fondo automotive per il periodo 2025-30. Un drastico abbattimento che per l’Italia significa arrestare il processo di transizione ecologica, già in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, e compromettere in modo forse irreversibile il raggiungimento degli obiettivi dell’UE.
L’UNRAE invita pertanto il Governo ad operare un veloce cambio di policy nel corso dell’iter di approvazione della Legge di Bilancio, riequilibrando le risorse a favore del settore
automotive, ingiustificatamente penalizzato.
“I risultati del mese sono una chiara conferma della necessità di attenzione al percorso di ransizione nel nostro Paese verso la sostenibilità”, commenta Michele Crisci, Presidente di UNRAE. “Emerge con chiarezza l'urgenza di rifinanziare l'Ecobonus per i prossimi anni...continua a leggere l'analisi sul sito UNRAE