UCIMU, ordini macchine utensili: il 2024 chiude con un +1,4%
Nel quarto trimestre 2024, l'indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, registra un incremento dell'11,4% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2023.

Riccardo Rosa, presidente UCIMU: “dato positivo ma resta ancora grande difficoltà. Non appena avremo i decreti, che renderanno operative le semplificazioni definite per il 5.0, siamo certi che la domanda interna recupererà realmente slancio”.
“Con riferimento invece all’ultimo trimestre - ha aggiunto Riccardo Rosa - l’incremento a doppia cifra è sicuramente una buona notizia anche perché conferma la piccola inversione di rotta che avevamo già registrato con il trimestre precedente. Detto ciò, resta la preoccupazione rispetto all’andamento dell’anno in corso perché alla debolezza della domanda interna, che stenta comunque a ripartire, si aggiunge ora un evidente rallentamento dell’attività sui mercati esteri”.
“Il contesto nel quale dovremo operare presenta numerosi fattori di incertezza sia in Italia che oltreconfine. Per l’estero la ricomparsa sulla scena mondiale di Trump lascia tutti con il fiato sospeso. Senza alcun pregiudizio attendiamo di conoscere quali effettivamente saranno le sue mosse per la politica economica e non solo. Per noi gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco, in virtù delle ottime relazioni che abbiamo costruito sul campo in anni e anni di lavoro e collaborazione. La manifattura statunitense, che il neopresidente intende rilanciare, ha necessità di sistemi di produzione e automazione di qualità e il made in Italy settoriale risponde proprio a questa esigenza. Per tale ragione anche il tema dei dazi è una incognita che potrebbe riservare sorprese non necessariamente negative per noi, anche in relazione al possibile apprezzamento del dollaro rispetto alla nostra valuta”.
“Con queste premesse, e considerato che il 2025 coincide con la conclusione dei provvedimenti 4.0 e 5.0 - ha concluso il presidente Riccardo Rosa – sottolineiamo alle autorità di governo la necessità di ragionare subito su un nuovo piano di politica industriale che accompagni lo sviluppo in chiave digitale dell’industria manifatturiera italiana. Dopo il 4.0 e il 5.0, lo sviluppo della produzione industriale prosegue sul binario dell’innovazione tecnologica che sempre più incorporerà anche l’intelligenza artificiale. Per assicurare l’avanzamento della competitività del manifatturiero occorre necessariamente favorire la sostituzione dei macchinari obsoleti premiando chi investe nei sistemi di produzione di ultima generazione, ancora di più se questi prevedono sistemi di gestione e allenamento del dato. Su questo si deve lavorare, la nostra associazione è pronta a dialogare con le autorità di governo”.