Anima commenta la proposta del nuovo Regolamento Macchine
Anima Confindustria sta seguendo i lavori di revisione e ha pubblicato un Position Paper che commenta la proposta del Nuovo Regolamento Macchine in risposta alla consultazione pubblica aperta dalla Commissione Europea.
Il nuovo Regolamento Macchine, una volta terminato il percorso di approvazione, sostituirà l’attuale Direttiva Macchine, l’atto legislativo che garantisce la libera circolazione delle macchine all'interno del mercato unico e un elevato livello di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini dell'Unione utilizzatori di macchine. Anima Confindustria sta seguendo i lavori di revisione e ha pubblicato un Position Paper che commenta la proposta del Nuovo Regolamento Macchine in risposta alla consultazione pubblica aperta dalla Commissione Europea.
La priorità per la meccanica è garantire che il futuro regolamento mantenga un equilibrio tra gli aspetti legati alla sicurezza e quelli legati all’innovazione.
Nel Position Paper, Anima individua aspetti positivi, come l’adeguamento della legislazione al NLF e la conversione in un regolamento. Viene apprezzato inoltre il passo avanti in termini di digitalizzazione delle istruzioni e l’introduzione del concetto di modifica sostanziale accompagnata dal chiarimento degli obblighi in capo ai soggetti che modificano in modo sostanziale le macchine già in servizio.
Sono evidenziati, tuttavia, alcuni elementi preoccupanti di cui si propone una modifica o un miglioramento.
Anima chiede un alto livello di coordinamento e interazione tra il Regolamento Macchine e il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale, per evitare requisiti contraddittori o sovrapposti (a oggi non è chiaro come sarà garantita la piena coerenza durante l'intero processo legislativo). È inoltre contraria alla certificazione obbligatoria da parte di enti terzi per le macchine ad alto rischio, un obbligo che comporterebbe un grande aggravio per i produttori dei macchinari interessati, in particolare le PMI, senza concreti benefici per la sicurezza degli utilizzatori.
Vengono inoltre sottolineati i rischi nel processo di standardizzazione, rispetto a quanto accade attraverso le tradizionali procedure, dovuti al potere della Commissione di adottare specifiche tecniche attraverso atti di esecuzione. Infine, Anima ritiene che alcuni dei nuovi requisiti essenziali di salute e sicurezza relativi alle tecnologie emergenti sarebbero meglio affrontati attraverso una legislazione orizzontale dedicata o norme per garantire la neutralità tecnologica.