BCE: recessione ancora possibile, rischi alti
La Bce nella Financial Stability Review vede la recessione ancora possibile per il deterioramento dello scenario economico. I numerosi tagli alle stime confermano un quadro debole con consistenti rischi al ribasso.
La Bce nella Financial Stability Review, avverte che le prospettive della stabilità finanziaria restano fragili, con i mercati esposti a condizioni macro avverse e agli sviluppi geopolitici, come le tensioni in Medio Oriente che aggiungono incertezza non solo per le possibili conseguenze sull'energia ma per il loro potenziale di innescare l'avversione al rischio e minare la fiducia.
Il documento sottolinea come "i mercati e le istituzioni finanziarie non bancarie rimangono altamente sensibili agli sviluppi negativi e le loro vulnerabilità potrebbero essere esposte a sorprese al ribasso delle condizioni economiche". I fondi di investimento e le altre istituzioni finanziarie non bancarie restano vulnerabili ai rischi sul credito e sulla liquidità, cosa che mette in luce la necessità di rafforzare la loro resilienza dal punto di vista macroprudenziale.
Per quanto riguarda le banche, si sono dimostrate resilienti agli shock successivi alla pandemia e la loro redditività è aumentata. Allo stesso tempo, devono far fronte a venti contrari provenienti da tre fonti principali: primo, i costi di finanziamento sono destinati ad aumentare. Secondo, la qualità degli attivi potrebbe risentire dei costi del servizio del debito più elevati e del contesto macroeconomico debole. Terzo, la redditività delle banche dovrà affrontare un calo sostanziale dei volumi di prestito.
Nel complesso, sottolinea l'analisi Bce, "il sistema bancario dell'area dell'euro è ben posizionato per resistere a questi rischi".
Se le condizioni finanziarie più stringenti si stanno progressivamente traducendo in costi più alti del servizio del debito - scrive la Bce - il pieno impatto sull'attività economica deve ancora materializzarsi e a risentire dei costi più alti saranno saranno settori finanziari e non. Questo effetto, spiega la Bce, "è già visibile nel mercato immobiliare della zona euro, che sta conoscendo un rallentamento".