Che cos’è, nel 2025, il “sistema Italia”? Esiste davvero, e come reagisce ai grandi cambiamenti globali? Interrogativi tutt’altro che nuovi, che tornano a emergere in una fase storica di straordinaria complessità. Comprendere oggi le dinamiche italiane richiede uno sguardo ampio e articolato, capace di integrare lettura storica, analisi strutturale e riflessione strategica. È quanto si propone questo numero della Rivista di Politica Economica, che raccoglie otto contributi su snodi cruciali dell’Italia contemporanea: dal ruolo internazionale alle trasformazioni politico-amministrative, dal risparmio privato alla politica industriale.
Il quadro che ne emerge è quello di un paese resiliente ma segnato da contraddizioni: capace di slanci e risposte efficaci, ma anche frenato da debolezze croniche. L’Italia resta una potenza manifatturiera di rilievo globale, ma con una base produttiva ridimensionata e fortemente legata alle catene del valore europee. Le esportazioni restano un punto di forza, pur soffrendo di una limitata presenza di grandi imprese. Il risparmio privato è abbondante, ma fatica a trasformarsi in motore dello sviluppo. Politicamente, dopo un decennio di turbolenze, il Paese ha ritrovato una relativa stabilità, pur in assenza di solide riforme istituzionali e con un sistema ancora molto centrato sulle leadership individuali.
Le sfide strutturali restano profonde: bassi livelli di istruzione e competenze, diseguaglianze territoriali, scarsa produttività, pubblica amministrazione inadeguata, sistema giudiziario inefficiente. In questo scenario, le tensioni geopolitiche e i mutamenti della governance globale pongono ulteriori interrogativi, così come la frammentazione europea e le difficoltà dell’Unione nel costruire una visione strategica comune.
Eppure, non mancano le opportunità. Il ritorno della politica industriale, le potenzialità del PNRR, il ruolo delle PMI e la centralità geopolitica dell’Italia nel Mediterraneo possono essere leve decisive. A patto che siano accompagnate da una governance efficace, da riforme mirate e da una visione strategica condivisa. I saggi raccolti in questo volume affrontano questi temi da prospettive diverse, ma convergono nella necessità di affrontare, finalmente, in modo sistemico e lungimirante le debolezze del Paese. Le domande iniziali restano aperte, ma i contributi offrono chiavi di lettura preziose per orientarsi in una fase storica tanto sfidante quanto densa di possibilità.