Bce teme l'inflazione e guarda al bilancio. Stretta banche.
La guerra crea "rischi estremi" per l'economia ma la Bce mantiene una politica monetaria meno espansiva di fronte al rischio di un'iper-inflazione, e preannuncia una stretta anche per gli aiuti pandemici alle banche.
Decisioni di politica monetaria L’invasione russa dell’Ucraina segna uno spartiacque per l’Europa. Il Consiglio direttivo esprime il suo pieno sostegno al popolo ucraino. Assicurerà condizioni di liquidità distese e attuerà le sanzioni decise dall’Unione europea e dai governi europei. Il Consiglio direttivo intraprenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e per preservare la stabilità finanziaria. Programma di acquisto di attività (PAA) Sulla base della sua valutazione aggiornata e tenendo conto del contesto di incertezza, il Consiglio direttivo ha oggi rivisto il calendario del PAA per i prossimi mesi. Gli acquisti netti mensili nel quadro del PAA saranno pari a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno. La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre sarà guidata dai dati e rifletterà l’evolversi della valutazione delle prospettive. Se i nuovi dati confermeranno l’aspettativa che le prospettive di inflazione a medio termine non si indeboliranno neanche dopo la conclusione degli acquisti netti di attività, il Consiglio direttivo porrà termine agli acquisti netti nel quadro del PAA nel terzo trimestre. Se invece le prospettive di inflazione a medio termine cambieranno e le condizioni di finanziamento risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso l’obiettivo del 2%, il Consiglio direttivo è pronto a rivedere il calendario degli acquisti netti di attività in termini di entità e/o durata. Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario. Tassi di interesse di riferimento della BCE I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Qualsiasi modifica dei tassi di interesse di riferimento della BCE avverrà qualche tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività nel quadro del PAA da parte del Consiglio direttivo e sarà graduale. Il profilo dei tassi di interesse di riferimento della BCE continuerà a essere determinato dalle indicazioni prospettiche del Consiglio direttivo (forward guidance) e dal suo impegno strategico a stabilizzare l’inflazione al 2% nel medio periodo. Il Consiglio direttivo si attende pertanto che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione, e finché non riterrà che i progressi conseguiti dall’inflazione di fondo siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con lo stabilizzarsi dell’inflazione sul 2% nel medio periodo. Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) Nel primo trimestre del 2022, il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente. Esso interromperà gli acquisti netti di attività del PEPP alla fine di marzo 2022. Il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria. La pandemia ha dimostrato che, in condizioni di tensione, la flessibilità nella configurazione e nella conduzione degli acquisti di attività ha contribuito a contrastare le disfunzioni nella trasmissione della politica monetaria e a rendere più efficaci gli sforzi tesi a raggiungere l’obiettivo del Consiglio direttivo. Nell’ambito del mandato del Consiglio direttivo, in condizioni di tensione, la flessibilità rimarrà un elemento della politica monetaria ove i rischi per la sua trasmissione mettano a repentaglio il conseguimento della stabilità dei prezzi. In particolare, in caso di ulteriore frammentazione del mercato connessa alla pandemia, i reinvestimenti del PEPP potranno essere adeguati in maniera flessibile nel corso del tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi in qualsiasi momento. Ciò potrebbe implicare fra l’altro l’acquisto di obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica in aggiunta ai reinvestimenti, al fine di scongiurare che un’interruzione degli acquisti nel paese possa compromettere la trasmissione della politica monetaria all’economia greca, in un momento in cui quest’ultima sta recuperando dalle conseguenze della pandemia. Gli acquisti netti del PEPP potrebbero anche essere ripresi, se necessario, per contrastare gli shock negativi connessi alla pandemia...