L'inizio delle campagne di vaccinazione nell'area dell'euro rappresenta un traguardo importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria in atto. La pandemia continua, tuttavia, a porre seri rischi per la salute pubblica e per le economie dell'area dell'euro e del resto del mondo. Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus (COVID-19) e le rigide misure di contenimento imposte per un prolungato periodo di tempo in molti paesi dell'area stanno minando l'attività economica. Nel settore manifatturiero l'attività continua a evidenziare una buona capacità di tenuta, mentre è soggetta a una forte contrazione nel comparto dei servizi, ancorché di minori proporzioni rispetto alla prima ondata della pandemia agli inizi del 2020. Il prodotto dovrebbe aver registrato una flessione nel quarto trimestre del 2020 e l'intensificarsi della pandemia comporta alcuni rischi al ribasso per le prospettive economiche a breve termine. L'inflazione si conferma molto contenuta, in un contesto caratterizzato da una domanda debole e da una significativa capacità inutilizzata nei mercati del lavoro e dei beni e servizi. I dati più recenti confermano, nel complesso, la precedente valutazione dello scenario di base del Consiglio direttivo relativa a un pronunciato impatto della pandemia sull'attività economica nel breve periodo e a una protratta debolezza dell'inflazione.
In tale contesto, per continuare a garantire a tutti i settori economici condizioni di finanziamento favorevoli nel periodo della pandemia, continua a essere fondamentale un ampio grado di stimolo monetario. Contribuendo a ridurre l'incertezza e a rafforzare la fiducia, ciò incoraggerà la spesa per consumi e gli investimenti delle imprese, sostenendo l'attività economica e salvaguardando la stabilità dei prezzi nel medio termine. Nel contempo, l'incertezza permane su livelli elevati, anche riguardo all'evoluzione della pandemia e alla velocità delle campagne di vaccinazione. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire l'andamento del tasso di cambio con riferimento alle sue possibili implicazioni per le prospettive di inflazione a medio termine. Il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione, ove opportuno, per assicurare che l'inflazione continui a convergere verso il proprio obiettivo, in linea con il suo impegno alla simmetria.
Alla fine del 2020 la ripresa economica mondiale è proseguita, in un contesto caratterizzato da crescenti avversità legate alla recrudescenza della pandemia. Nei settori manifatturiero e dei servizi l'attività si conferma robusta, sebbene il protrarsi dei provvedimenti di chiusura (lockdown) nei paesi più duramente colpiti dalla pandemia comporti rischi al ribasso sempre maggiori. La ripresa del commercio mondiale procede, malgrado qualche segnale di una perdita di slancio osservato verso la fine del 2020. Le condizioni finanziarie internazionali rimangono molto accomodanti grazie al sostegno fornito ai mercati azionari dagli andamenti legati ai vaccini contro il COVID-19, dalle politiche di bilancio espansive e da un minore grado di incertezza circa il futuro delle relazioni commerciali tra Unione europea e Regno Unito.