Confindustria: bene gas, migliorare norme per l'energia
La Confederazione degli industriali, sul caro energia, ritiene valido il percorso normativo intrapreso per il gas ma bisogna mettere in atto misure strutturali per il settore elettrico.
Il provvedimento sull’energia approvato il 18 febbraio dal Consiglio dei Ministri replica per il secondo trimestre, le misure di contenimento dei rincari di luce e gas per famiglie e imprese già adottate nel primo. Al contempo introduce alcuni positivi interventi strutturali per lo stoccaggio e per l'aumento della produzione di gas nazionale. Si replica una linea di intervento congiunturale, che risulta efficace solo se l’incremento dei prezzi non presenta, come invece temiamo, carattere strutturale e quindi si ravvisa la necessità di considerare un intervento temporale più lungo.
In attesa di vedere i testi definitivi, valutiamo che quanto deciso vada ad oggi nella giusta direzione, dal momento che s’introducono come richiesto da Confindustria, alcuni interventi strutturali significativi, in particolare con riferimento all’incremento della produzione nazionale di gas, estremante importante per la competitività del sistema industriale e la sicurezza nazionale. Con riferimento a tale settore, il DL avvia quindi un condivisibile processo di rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale a prezzi equi.
Confindustria si augura che ci sia spazio anche nel settore elettrico per interventi di carattere strutturale, con un orizzonte temporale più lungo. Pur rispondendo, infatti, in parte alla situazione di emergenza in atto, il provvedimento rinnova però misure di carattere temporaneo nel settore elettrico, significative i termini di importi, ma con un orizzonte trimestrale (azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022; riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas).