Consiglio dei Ministri del 6 febbraio 2020
esito del Consiglio dei Ministri n.28 - 6 febbraio 2020
CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile” (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 1, comma 7, della legge 16 marzo 2017, n. 30, introduce disposizioni integrative e correttive del Codice della protezione civile.
Il testo opera una semplificazione della normativa e delle procedure amministrative previste durante la fase di emergenza e di superamento dell’emergenza in caso di eventi calamitosi.
Inoltre, si interviene in modo da realizzare:
un migliore scambio informativo negli eventi emergenziali fra tutti gli enti locali;
una più corretta determinazione degli “ambiti territoriali e organizzativi ottimali” per assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile e un efficace coordinamento a ciascun livello territoriale, nel rispetto della funzione di coordinamento generale in capo al Dipartimento della protezione civile;
il potenziamento dei sistemi di allertamento;
la puntuale definizione delle modalità di organizzazione e svolgimento dell’attività di pianificazione di protezione civile;
il potenziamento delle misure finalizzate ad assicurare la continuità amministrativa.
Infine, le disposizioni definiscono in modo più puntuale le responsabilità nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile e adeguano l’ordinamento agli obblighi relativi all’appartenenza del Servizio al Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea.
Il testo tiene conto delle condizioni espresse in sede di intesa della Conferenza unificata e dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.
ACCORDI INTERNAZIONALI SUI SERVIZI AEREI
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016 (disegno di legge)
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018 (disegno di legge)
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017 (disegno di legge)
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Corea, con Allegato, fatto a Roma il 17 ottobre 2018 (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, ha approvato quattro disegni di legge relativi alla ratifica e all’esecuzione di altrettanti Accordi sui servizi aerei tra il Governo italiano e, rispettivamente, i governi della Repubblica di Seychelles, della Repubblica del Ruanda, della Repubblica delle Filippine e della Repubblica di Corea.
Gli Accordi mirano a regolamentare i servizi aerei tra l’Italia e gli altri Stati contraenti, in modo da rafforzare ulteriormente i legami economici con tali Paesi con benefici per i passeggeri, gli operatori del settore (vettori aerei aeroporti, spedizionieri) , l’industria del turismo, l’interscambio commerciale e, in generale, le rispettive economie.
Gli Accordi delineano il quadro giuridico generale nel cui ambito si sviluppano le relazioni aeronautiche tra l’Italia e gli altri Paesi e sono integrati da intese semplificate (Memorandum of Understanding) che regolano i profili operativi, tra l’altro, in tema di designazione e revoca dei vettori ammessi ad operare sulle tabelle delle rotte concordate, di diritti di sorvolo e di traffico e di servizi concordati.
NORME SUI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E PELLICCIA
Disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 - Legge europea 2018 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame preliminare, uno schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 - Legge europea 2018.
Il decreto contiene disposizioni che riguardano esclusivamente i requisiti essenziali di composizione che i prodotti e i manufatti con essi fabbricati devono soddisfare per poter essere immessi sul mercato. L’obiettivo è quello di avere una chiara e univoca indicazione dei materiali utilizzati e di eliminare potenziali ostacoli al buon funzionamento del mercato.
L’attività di accertamento delle eventuali violazioni sarà svolta, nell’ambito delle ordinarie attività istituzionali, dalle Camere di commercio, dall’Agenzia delle dogane (limitatamente alle fattispecie relative all’immissione in libera pratica dei prodotti), dalla Guardia di finanza e dalla polizia giudiziaria, mentre il Ministero dello sviluppo economico curerà l’attività di monitoraggio e coordinamento delle diposizioni.
Tra le condotte che saranno punite sono ricomprese la mancanza di etichetta o contrassegno e l’utilizzo di etichetta o contrassegno non conforme ai requisiti richiesti.
SANZIONI PER LA VIOLAZIONE DEL PROTOCOLLO DI NAGOYA SULLE RISORSE GENETICHE
Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 511/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che disciplina le sanzioni per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 511/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione.
Il testo, tra l’altro, stabilisce le sanzioni per i soggetti che:
in assenza di un certificato di conformità riconosciuto a livello internazionale, o di analoga documentazione, utilizzino o trasferiscano ad utilizzatori successivi risorse genetiche o conoscenze tradizionali associate a tali risorse;
non adempiano all’obbligo di interrompere l’utilizzazione di risorse genetiche, nel caso in cui le informazioni in loro possesso siano insufficienti o persistano incertezze circa la legalità dell’accesso e dell’utilizzazione;
acquisiscano una risorsa genetica che è o può essere causa patogena di un’emergenza sanitaria internazionale, senza adempiere all’obbligo di interrompere le attività in seguito al superamento dei termini indicati nel regolamento;
non adempiano agli obblighi di conservazione delle informazioni e dei documenti sull’accesso e l’utilizzo delle risorse genetiche;
nella fase dello sviluppo finale di un prodotto realizzato mediante l’utilizzazione di risorse genetiche o di conoscenze tradizionale ad esse associate, non adempiano agli obblighi di dichiarazione e trasmissione di documentazione previsti dal regolamento.
Il decreto, infine, individua le autorità incaricate della vigilanza, dell’accertamento e dell’irrogazione delle sanzioni, che corrispondono alle autorità nazionali competenti responsabili per l’applicazione del regolamento stesso, ovvero il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’università e della ricerca, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, ciascuno per quanto di propria competenza, nonché le Regioni relativamente alle attività di ricerca finanziate attraverso fondi propri e Fondi strutturali e di investimento europei.
CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione al Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, all’espressione del parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell’Area funzioni centrali per il triennio 2016-2018, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali rappresentative il 9 ottobre 2019.
L’Area funzioni centrali ricomprende i dirigenti delle amministrazioni del comparto, tra cui i Ministeri e le altre amministrazioni centrali, le Agenzie fiscali e gli enti pubblici non economici nazionali.
DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Saint-Pierre (Aosta) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici all’ing. Massimo SESSA, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
CORONAVIRUS
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha aggiornato il Consiglio dei Ministri in merito alle misure precauzionali poste in atto in relazione all’emergenza dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità riguardo alla diffusione del Coronavirus.
Il Consiglio dei Ministri ha, quindi, condiviso la proposta del Presidente Conte di istituire un tavolo di coordinamento per valutare gli effetti economici, culturali e sociali conseguenti alla diffusione del virus.
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato ventinove leggi delle Regioni e delle Province autonome, e ha quindi deliberato:
di impugnare
la legge Regione Molise n. 16 del 09 dicembre 2019, recante “Disposizioni in materia di politiche attive del lavoro e formazione professionale e funzionamento del sistema regionale dei servizi per il lavoro”, in quanto alcune norme in materia di personale regionale invadono la competenza riservata allo Stato in materia di ordinamento civile dall’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, violando altresì i principi di uguaglianza, di imparzialità e di buon andamento della pubblica amministrazione di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione;
la legge Regione Molise n. 17 del 09 dicembre 2019, recante “Modifiche della legge regionale 24 marzo 2000, n. 21 (Disciplina della procedura di impatto ambientale)”, in quanto una norma in materia di valutazione di impatto ambientale invade la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione;
la legge Regione Lombardia n. 21 del 10 dicembre 2019, recante “Seconda legge di semplificazione 2019”, in quanto una norma riguardante il funzionamento dell'Agenzia per il trasporto pubblico locale invade ambiti ricompresi tra le “funzioni fondamentali dei Comuni, Province e Città Metropolitane” attribuiti alla legislazione esclusiva dello Stato dall’articolo 117, secondo comma, lettera p), e terzo comma, della Costituzione. La norma regionale contrasta altresì anche con i principi di proporzionalità, ragionevolezza, leale collaborazione e sussidiarietà, di cui agli articoli 118, comma 1, 3 e 97 della Costituzione;
la legge Regione Toscana n. 75 del 10 dicembre 2019, recante “Norme per incentivare l’introduzione dei prodotti a chilometro zero provenienti da filiera corta nelle mense scolastiche”, in quanto alcune norme riguardanti l’aggiudicazione di appalti per la ristorazione scolastica violano l’articolo 117, primo comma, e secondo comma, lettera e), della Costituzione, sia sotto il profilo della restrizione alla libera circolazione delle merci, sia sotto il profilo della restrizione della concorrenza;
la legge Regione Calabria n. 56 del 16 dicembre 2019, recante “Adeguamento alla normativa nazionale. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47 (tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, dei boschi vetusti, dei filari, delle alberate e della Flora spontanea di alto pregio della Calabria”, in quanto alcune norme riguardanti gli interventi sugli alberi monumentali invadono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, ponendosi altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di valorizzazione dei beni culturali e ambientali e di promozione e organizzazione di attività culturali, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
la legge Regione Calabria n. 61 del 16 dicembre 2019, recante “Modifiche ed integrazioni alla l.r. 19/2002 (norme per la tutela, governo ed uso del territorio – legge urbanistica della Calabria)”, in quanto alcune norme riguardanti il Piano paesaggistico regionale si pongono in contrasto con le previsioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma lettera s), e dell’articolo 9 della Costituzione. Esse si pongono altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio, violando l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
la legge Regione Calabria n. 62 del 16 dicembre 2019, recante “Modifiche alla legge regionale n. 21/2010”, in quanto una norma riguardante gli interventi edilizi e la sicurezza delle costruzioni invade la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione;
di non impugnare
la legge Regione Piemonte n. 22 del 10/12/2019, recante “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e disposizioni finanziarie”;
la legge Regione Abruzzo n. 40 del 05/12/2019, recante “Integrazione alla legge regionale 11 febbraio 1999, n. 6 (Norme in materia di tasse automobilistiche regionali), disposizioni per l’attuazione dell’articolo 33, comma 1 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi), convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 e ulteriori disposizioni”;
la legge Regione Basilicata n. 28 del 10/12/2019, recante “Istituzione della Giornata lucana per la lotta alla dipendenza da gioco d’azzardo”;
la legge Regione Basilicata n. 27 del 10/12/2019, recante “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (A.R.P.A.B.)”;
la legge Regione Molise n. 18 del 09/12/2019, recante “Albo unico regionale della mobilità dei dipendenti delle società partecipate dalla Regione Molise”;
la legge Regione Lombardia n. 22 del 10/12/2019, recante “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2019”;
la legge Regione Puglia n. 53 del 12/12/2019, recante “Sistema regionale di protezione civile”.
la legge Regione Puglia 54 del 12/12/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 67 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019 e bilancio pluriennale 2019-2021 della Regione Puglia (Legge di stabilità regionale 2019)) e alla legge regionale 12 agosto 2005, n. 12 (Seconda variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2005)”;
la legge Regione Toscana n. 73 del 10/12/2019, recante “Disposizioni in materia di prevenzione dell’usura. Modifiche alla l.r. 86/2009”;
la legge Regione Toscana 74 del 10/12/2019, recante “Disposizioni urgenti per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente”;
la legge Regione Calabria n. 54 del 16/12/2019, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della regione Calabria per gli anni 2020-2022 (art. 43 d.lgs. 118/2011)”;
la legge Regione Calabria n. 55 del 16/12/2019, recante “Competenze della città metropolitana di Reggio Calabria. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 agosto 2014, n. 14 (riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria)”;
la legge Regione Calabria n. 57 del 16/12/2019, recante “Modifiche alle leggi regionali 31/2019, 36/2019 e 37/2019”;
la legge Regione Calabria n. 58 del 16/12/2019, recante “Proroga termini. Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (norme in materia di usi civici)”;
la legge Regione Calabria n. 59 del 16/12/2019, recante “Edilizia residenziale pubblica. Proroga termini. Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 8/1995, 32/1996, 57/2017”;
la legge Regione Calabria n. 60 del 16/12/2019, recante “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Reggio Calabria e Roccaforte del Greco della città metropolitana di Reggio Calabria”;
la legge Regione Trentino Alto Adige n. 9 del 16/12/2019, recante “Legge regionale di stabilità 2020”;
la legge Regione Trentino Alto Adige n. 10 del 16/12/2019, recante “Bilancio di previsione della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2020-2022”;
la legge Regione Valle Aosta n. 17 del 06/12/2019, recante “Modificazione alla legge regionale 7 dicembre 1993, n. 84 (Interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo)”;
la legge Regione Toscana n. 76 del 11/12/2019, recante “Disciplina delle attività di enoturismo. Modifiche alla l.r. 30/2003”;
la legge Regione Toscana n. 77 del 11/12/2019, recante “Albo regionale imprese agricolo-forestali. Modifiche alla l.r. 39/2000”;
la legge Regione Toscana n. 78 del 11/12/2019, recante “Disposizioni in materia di sistemi museali. Modifiche alla l.r. 21/2010”.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia parziale all’impugnativa della legge Regione Veneto dell’8 febbraio 2019, n. 6, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 20 gennaio 2000, n. 2 “Addestramento e allenamento dei falchi per l’esercizio venatorio”, in quanto modifiche successivamente apportate alla legge superano una parte dei rilievi di legittimità costituzionale sollevati.
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 20.05.
Fonte
Link al comunicato: https://bit.ly/31Bg9l4