Ministro Gualtieri, Audizione su PNR e Scostamento

Oggi, presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze sul PNR 2020 e scostamento dall'obiettivo di medio termine (OMT) per la finanza pubblica.

Ministro Gualtieri, Audizione su PNR e Scostamento

Audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato del Ministro Roberto Gualtieri, temi trattati:

  • Quadro economico – Le risorse autorizzate dal Parlamento hanno permesso di mettere in campo alcune interventi che hanno consentito di contenere gli effetti negativi sull’economia. Il Ministro sottolinea che l’impatto macroeconomico delle misure adottate è stato considerevole e, citando lo studio di Banca d’Italia, rileva che in assenza degli interventi adottati la contrazione del pil sarebbe stata superiore di 2 punti percentuali. I recenti dati economici indicano che l’economia è in ripresa, tuttavia l’entità della contrazione di marzo e aprile è tale che il secondo trimestre registrerà comunque una forte caduta del pil.
  • Dati relativi alle misure adottate dal Governo – Si specifica che una stima sul mercato del lavoro porta a ritenere che siano circa 1,5 mln i posti di lavoro salvati sinora. Al 20 luglio sono state erogate solo per la parte INPS 16,5 mld in favore di 12,6 mln di lavoratori e autorizzata la cassa integrazione per 2,3 mld di ore. Il bonus di 600 euro ha raggiunto 4,1 mln di soggetti, quello per i lavoratori domestici 250.000 persone e infine quello per babysitting e centri estivi 500.000 persone, mentre il reddito di emergenza ha fatto registrare sinora 457.000 domande. Per quanto concerne i sostegni alle imprese, sono stati erogati circa 5 mld di contributi a fondo perduto, mentre le indennità erogate a favore dei lavoratori autonomi ammontano a circa 5 mld a cui si aggiungerà un’ulteriore integrazione di circa 1,5 mld. A questo si aggiunge la cancellazione della rata dell’IRAP e gli interventi sugli affitti e le bollette. Infine, per quanto riguarda la liquidità, i prestiti oggetto di moratoria interessano una somma complessiva di oltre 292 mld mentre i nuovi finanziamenti bancari garantiti dallo Stato sono circa a 70 mld erogati.
  • Ricorso a indebitamento e scostamento di bilancio – Il Governo ha presentato al Parlamento una nuova relazione con la quale chiede, per finanziare ulteriori misure di sostegno all’economia, l’autorizzazione a ricorrere all’indebitamento di 25 mld per il 2020, 6,1 mld per il 2021, 1 mld per il 2022, 6,2 mld per il 2023, 5 mld per il 2024, 3,3 mld per il 2025 e 1,7 mld a decorrere dal 2026.
  • Utilizzo delle risorse – Si sottolinea che le maggiori risorse saranno utilizzate per intervenire su occupazione, fisco e liquidità, enti territoriali, istruzione e altre misure settoriali e generali in favore della crescita. Il governo ritiene fondamentale proseguire e rendere più selettiva la cassa integrazione guadagni, introducendo misure di sostegno alle assunzioni. Inoltre, vi sarà una deroga alle norme sui contratti a termine e una proroga per le procedure semplificate per il ricorso allo smart working per il settore privato. Il Ministro sottolinea che all’esame del governo vi è l’estensione della cassa integrazione con nuovi elementi selettivi, anche prevedendo una differenziazione della platea delle imprese (chiedendo a quelle che possono un contributo a questo strumento), differenziazione che sarà probabilmente basata sui dati della fatturazione elettronica e quindi sul diverso impatto della crisi sulle varie imprese. Inoltre, proseguirà l’attività di supporto alla liquidità, che oltre a riguardare il canale bancario e finanziario, si baserà su misure di carattere fiscale. A tale proposito saranno riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza, prevedendo la possibilità di rateizzare il debito fiscale su un nuovo orizzonte temporale, che sarà definito in modo da assicurare che per il 2020 si riduca sensibilmente il peso dell’onere che altrimenti graverebbe sui contribuenti. Con lo stesso obiettivo saranno ulteriormente differiti i termini per la ripresa della riscossione attualmente fissati al 31 agosto.
  • Sostegno agli enti territoriali – Continueranno ad essere sostenuti gli enti territoriali, finora previsti aiuti finanziari per circa 18,3 mld in favore delle regioni e 12,5 in favore degli enti locali. Il Ministro specifica che nel prossimo decreto queste risorse verranno integrate rafforzando ulteriormente i fondi per le funzioni fondamentali, i ristori per le perdite di imposta di soggiorno, le risorse per gli investimenti. Nel prossimo decreto, inoltre, saranno previste risorse per investimenti per circa 5,5 mld.
  • Sostegno all’automotive e al turismo – Una parte delle risorse reperite con lo scostamento saranno destinate al sostegno della crescita e alcuni settori specifici, in particolare saranno adottate misure a sostegno di automotive e turismo. Infine, si destinerà una quota delle risorse alla scuola per facilitare l’avvio del nuovo anno scolastico in condizioni di sicurezza.
  • PNR 2020 – Il Governo ha scelto di presentare il PNR successivamente al Programma di Stabilità 2020 per tenere conto dell’evoluzione della pandemia, della fase di graduale riapertura del Paese, nonché delle risposte adottate dall’Unione Europea per contrastare le conseguenze economiche dell’emergenza COVID-19. Il PNR è un documento più avanzato di quello presentato dagli altri Stati membri proprio perché tiene conto degli sviluppi più recenti e perché definisce già le linee di fondo del Piano Nazionale per la Ripresa e la resilienza (Recovery plan) che verrà presentato nel prossimo autunno.
  • Next Generation UE – Il Next Generation UE conta su risorse per 750 mld raccolte attraverso l’emissione di titoli comuni da parte della CE a valere sul bilancio UE, 390 mld di trasferimenti e 360 mld di prestiti a condizioni molto agevolate. Si sottolinea il profondo mutamento di impianto che l’emissione di titoli comuni comporta. Il risultato per l’Italia in termini di risorse è molto positivo, circa 209 mld che potranno essere impegnati fino al 31 dicembre 2023 per la realizzazione degli investimenti e per le riforme presentate nei piani nazionali di ripresa e resilienza. Si sottolinea che i relativi pagamenti legati all’implementazione dei progetti definiti all’interno dei piani saranno disponibili fino alla fine del 2026 e che i progetti avviati a partire dal 1 febbraio 2020 potranno beneficiare delle risorse del Next Generation UE purché siano coerenti con gli obiettivi generali del programma.
  • Interventi e priorità previsti nel piano di Rilancio e Resilienza – Il piano vuole rispondere a debolezze strutturali del Paese come la prolungata bassa crescita, i bassi investimenti pubblici e privati, le risorse troppo esigue a ricerca e istruzione. Tra gli obiettivi, vi è quello di incrementare la quota degli investimenti pubblici di almeno 1% rispetto al 2019 (2,3%). Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali, il Ministro sottolinea che la base di lavoro è il piano Italia Veloce con il quale si intende favorire lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni e trasporto. Si ribadisce che nel Piano sarà centrale la sostenibilità ambientale e sociale e che gli investimenti dovranno essere compatibili con la protezione dell’ambiente. Appositi interventi saranno destinati a migliorare le infrastrutture sociali come asili nido e ospedali e importanti risorse saranno destinate alla digitalizzazione della PA e del paese. Insieme all’aumento degli investimenti pubblici, il Ministro sottolinea che proseguirà l’opera di rilancio degli investimenti privati attraverso interventi per favorire la crescita dimensionale delle imprese, il consolidamento patrimoniale e il trasferimento e la riorganizzazione in Italia di attività svolte all’estero. Per realizzare ciò verrà rivisto il sistema degli incentivi agli investimenti, all’innovazione e alla capitalizzazione lungo le linee del Programma Transizione 4.0 che verrà potenziato e reso permanente. Inoltre, è nelle priorità del Governo la diminuzione del divario tra il Nord e il mezzogiorno attraverso una vasta gamma di interventi (anche di natura fiscale), partendo dal Piano Sud 2030. Si specifica che verranno elaborate misure per il rilancio di filiere e settori produttivi, come la sanità, la farmaceutica, il turismo e i trasporti, le costruzioni, la produzione, lo stoccaggio e distribuzione di energia, la meccanica avanzata e la robotica, la siderurgia, l’automotive, la componentistica e l’industria culturale. Il dettaglio delle linee di intervento e delle risorse assegnate a ciascun settore sarà presente nel Piano. Si sottolinea l’intenzione del Governo a procedere ad una riforma fiscale e alla revisione del sistema delle imposte ambientali e dei sussidi dannosi per l’ambiente, al fine di incentivare la transizione ecologica. Infine, il Ministro ribadisce che proseguirà l’azione volta a incentivare i pagamenti elettronici e digitali e che, con particolare riguardo alle partite IVA, si sta ragionando ad una riscrittura sostanziale del calendario dei versamenti fiscali che superi il meccanismo degli acconti e dei saldi per andare verso un sistema basato su una diluizione nel corso dell’anno dell’importo da versare, calcolato in base a quanto effettivamente incassato.
  • Strategia di diminuzione del debito pubblico – A partire dalla nota di aggiustamento del DEF il Governo elaborerà una strategia di rientro dall’elevato debito pubblico che punterà ad una crescita economica più elevata rispetto al passato e fisserà adeguati e sostenibili obiettivi per i saldi di bilancio da mantenere nel tempo quando si raccoglieranno i frutti degli interventi menzionati.

Memoria depositata