UIF: Focus su Sanzioni Finanziarie e Interventi Futuri
La UIF analizza nella Rassegna Normativa del secondo semestre 2024 le sanzioni finanziarie internazionali, spiegandone principi, funzionamento e sviluppi futuri, con focus su recenti interventi normativi.

Le sanzioni internazionali rappresentano strumenti per contrastare l’attività di Stati, individui o organizzazioni che minacciano la pace e la sicurezza internazionale. Esse non hanno carattere afflittivo o punitivo, ma perseguono la finalità di far cessare specifiche condotte o di imporre a uno Stato di tenere un determinato comportamento. Le Nazioni Unite, deputate al mantenimento della pace e sicurezza internazionale, ai sensi del Capitolo VII della Carta, hanno fatto ampio uso di tali misure principalmente ai fini di prevenzione e contrasto del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa e del loro finanziamento, attraverso l’emanazione di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che ogni Stato membro è tenuto ad applicare mediante l’adozione di provvedimenti vincolanti. Le sanzioni possono avere diversa natura e consistere, ad esempio, in restrizioni alla commercializzazione o alla circolazione di beni (come embarghi o divieti di esportazione di determinati prodotti) o di persone (divieti di ingresso e di soggiorno), in limitazioni alla prestazione di determinati servizi (es. servizi finanziari, militari), in sanzioni finanziarie mirate (congelamenti di fondi e risorse economiche riconducibili a soggetti designati e divieti di messa a disposizione dei medesimi soggetti di fondi o risorse economiche di qualunque tipo) o in misure diplomatiche (riduzione del personale diplomatico nei consolati, interruzione delle relazioni diplomatiche). Particolare rilevanza hanno assunto le sanzioni finanziarie mirate e, in particolare, gli obblighi di congelamento di risorse economiche o di fondi riconducibili a individui, gruppi o entità designati dal Consiglio di Sicurezza. L’individuazione dei soggetti designati avviene, su richiesta degli Stati membri dell’ONU, attraverso un processo di listing, demandato ad appositi Comitati per le sanzioni. I medesimi Comitati sono competenti altresì per la cancellazione dei nominativi dalle medesime liste (delisting) su richiesta, in questo caso, anche dei singoli individui interessati; per assicurare la trasparenza e il rispetto dei diritti individuali, i Comitati sono assistiti da organi ausiliari, quali il focal point per i delisting e l’Ombudsperson...leggi la pubblicazione integrale