Operatori Professionali in Oro, la competenza va all'OAM

Nell’ambito dell’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 2018/1672 relativo ai controlli sul denaro contante, sono state introdotte modifiche alla disciplina del mercato dell’oro.

Operatori Professionali in Oro, la competenza va all'OAM

Nell’ambito dell’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 2018/1672 relativo ai controlli sul denaro contante, sono state introdotte modifiche alla disciplina del mercato dell’oro vigente in Italia ai sensi della L. 7/2000.

Le modifiche prevedono il passaggio delle competenze sugli Operatori Professionali in Oro (OPO) dalla Banca d’Italia all’Organismo degli Agenti e Mediatori (OAM), individuato dal decreto come titolare del potere di controllo sul possesso dei requisiti in capo a tali operatori.

Il decreto prevede inoltre - entro il 17 aprile 2025 (3 mesi dall’entrata in vigore dello stesso) - l’istituzione di un apposito registro, tenuto dall’OAM, in cui dovranno essere iscritti gli operatori che possiedono i requisiti previsti dalla legge 7/2000 (cfr. per ogni informazione sul tema il sito dell’OAM www.organismo-am.it).

Pertanto, dal 17 gennaio 2025 la legge non attribuisce più alla Banca d'Italia compiti di verifica del possesso dei requisiti in capo ai soggetti che comunicano l’intenzione di avviare l’esercizio in via professionale del commercio di oro. Da tale data non è possibile effettuare alcuna modifica (iscrizione/cancellazione/variazione) all’elenco degli OPO attualmente presente sul sito della Banca d'Italia (https://infostat.bancaditalia.it/GIAVAInquiry-public/oro.html).