RTE-E: Consiglio e Parlamento in accordo su norme energia

Con RTE-E il Consiglio e il Parlamento raggiungono un accordo sulle nuove norme relative ai progetti transfrontalieri nel settore dell'energia.

RTE-E: Consiglio e Parlamento in accordo su norme energia

La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione del regolamento relativo alle reti transeuropee dell'energia (RTE-E). Le nuove norme relative alle RTE-E sosterranno gli obiettivi climatici dell'UE e il Green Deal. L'accordo raggiunto nei negoziati di trilogo è in attesa dell'approvazione da parte degli Stati membri.

"L'accordo raggiunto oggi garantisce che in futuro nessun nuovo progetto basato sui combustibili fossili riceva finanziamenti dal meccanismo per collegare l'Europa. Grazie all'accordo odierno investiremo in un futuro verde e climaticamente neutro che garantirà efficienza, competitività e sicurezza dell'approvvigionamento, senza lasciare indietro nessuno".

Jernej Vrtovec, ministro sloveno delle Infrastrutture

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento hanno convenuto tra l'altro di:

  • porre termine al sostegno destinato a nuovi progetti relativi al petrolio e al gas naturale e introdurre criteri vincolanti di sostenibilità per tutti i progetti
  • semplificare e accelerare le procedure per il rilascio di permessi e autorizzazioni, in particolare creando un unico punto di contatto per ciascun progetto per il rilascio di permessi e autorizzazioni
  • consentire che, durante un periodo transitorio che terminerà il 31 dicembre 2029, gli attivi dedicati all'idrogeno convertiti a partire da impianti per il gas naturale siano utilizzati per trasportare o stoccare una miscela predefinita di idrogeno con gas naturale o biometano. L'ammissibilità all'assistenza finanziaria dell'UE per tali progetti terminerà il 31 dicembre 2027
  • consentire che i progetti che non figurano più nell'elenco dei progetti di interesse comune, ma per i quali è stato accettato un fascicolo di domanda per l'esame da parte dell'autorità competente, mantengano i loro diritti e obblighi in termini di rilascio più rapido dei permessi
  • nel caso di Cipro e Malta, che non sono ancora interconnessi con la rete transeuropea del gas, consentire che ciascuno di questi Stati membri abbia un'interconnessione in fase di sviluppo o di pianificazione a cui sia stato concesso lo status di progetto di interesse comune e che sia necessaria per garantire l'interconnessione permanente di Cipro e Malta con la rete transeuropea del gas
  • aggiungere un riferimento esplicito all'articolo 136 del regolamento finanziario dell'UE che elenca le situazioni in cui una persona o un'entità è esclusa dalla selezione per ricevere finanziamenti dell'UE, quali la frode, la corruzione o una condotta connessa a organizzazioni criminali
  • includere nell'ambito di applicazione del regolamento alcuni tipi di elettrolizzatori che hanno una capacità minima di 50 MW, fornita da un unico elettrolizzatore o da una serie di elettrolizzatori che costituiscano un unico progetto coordinato e che contribuiscano alla sostenibilità. Gli elettrolizzatori non saranno ammissibili al finanziamento
  • sottolineare il ruolo dell'energia proveniente da fonti rinnovabili per quanto riguarda tutti gli impianti, comprese le reti del gas intelligenti
  • creare la possibilità di una cooperazione non vincolante nel settore della pianificazione della rete offshore
  • rafforzare il processo di governance delle RTE-E con un ruolo più incisivo per i pertinenti portatori di interessi
  • includere nell'ambito di applicazione del regolamento progetti di interesse reciproco, laddove siano sostenibili e dimostrino benefici a livello dell'UE

Grazie al regolamento riveduto i nuovi progetti continueranno a rispondere agli obiettivi di integrazione del mercato, competitività e sicurezza dell'approvvigionamento. Questo regolamento continuerà a sostenere i progetti che connettono regioni attualmente isolate dai mercati dell'energia europei, che rafforzano le interconnessioni transfrontaliere esistenti e che promuovono la cooperazione con paesi terzi.

Il testo dell'accordo politico provvisorio sarà presto disponibile.

Informazioni generali e prossime tappe

La Commissione europea ha presentato la sua proposta relativa alla revisione del regolamento RTE-E il 15 dicembre 2020. La revisione del regolamento RTE-E individua 11 corridoi e 3 aree tematiche prioritari da sviluppare e interconnettere. Aggiorna le categorie di infrastrutture ammissibili al sostegno, con particolare attenzione alla decarbonizzazione, e pone un nuovo accento sulle reti elettriche offshore, le infrastrutture per l'idrogeno e le reti intelligenti. Lo si farà principalmente tramite progetti di interesse comune (PCI) ammissibili al finanziamento dal meccanismo per collegare l'Europa 2021-2027. L'elenco dei PCI è adottato dalla Commissione nella forma di un regolamento delegato basato su una valutazione dei cosiddetti gruppi regionali. I PCI beneficiano di una serie di vantaggi, ma non esiste alcuna garanzia di finanziamento dell'UE per i progetti inclusi nell'elenco dei PCI.

Il Consiglio ha raggiunto un orientamento generale sul fascicolo RTE-E l'11 giugno 2021.

Prima di passare alle fasi formali della procedura di adozione, l'accordo politico provvisorio dovrà essere approvato dal Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio. L'accordo provvisorio è stato raggiunto dalla presidenza slovena del Consiglio e dai rappresentanti del Parlamento europeo, sulla base dei mandati conferiti dalle rispettive istituzioni.