Confcommercio: prezzi crescita fisiologica, non c'è allerta

Marzo 2025: inflazione annua +1,95% (+1,6% a febbraio), mensile +0,3%. Confcommercio minimizza: "Rialzo prezzi fisiologico, nessuna preoccupazione".

Confcommercio: prezzi crescita fisiologica, non c'è allerta

A marzo l'inflazione aumenta dello 0,3% su base mensile e dell'1,9% su marzo 2024. È la stima definitiva dell'Istat (link ai dati completi in pdf), che indica così un rialzo rispetto al mese precedente (i dati indicano rispettivamente un +0,2% e un +1,6%). Il rialzo è frutto principalmente della risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +0,7%) e, in misura minore, dell'accelerazione dei prezzi dei tabacchi (da +4,1% a +4,6%) e degli alimentari non lavorati (da +2,9% a +3,3%). In risalita anche i servizi relativi alle comunicazioni (da +0,5% a +0,8%), ai servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,5%) e ai beni durevoli (da -1,5% a -1,2%). In calo, all'opposto, i prezzi degli energetici regolamentati (da +31,4% a+27,2%) e quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +1,9% a +1,6%).

Anche l'aumento congiunturale dell'indice è trainato prevalentemente dai beni energetici non regolamentati (+0,6%) e dai servizi relativi ai trasporti (+1,2%), dai tabacchi  (+0,7%)e servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%) e dai servizi relativi alle comunicazioni (+0,3%), effetti solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli energetici regolamentati (-2,5%) e degli alimentati non lavorati (-0,3%).

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Gennaio 2019-marzo 2025, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100)

La "inflazione di fondo", quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,7%), mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +1,7% a +1,8%). L'inflazione acquisita per il 2025 sale a +1,3% per l'indice generale e a +1% per la componente di fondo...continua a leggere sul sito di Confcommercio