Istat: esportazioni delle regioni italiane III trimestre
Nuova analisi Istat in merito alle esportazioni per le diverse regioni italiane
Nel terzo trimestre 2021, si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Nord-ovest (+4,6%) e il Nord-est (+2,0%), un lieve calo per il Centro (-0,3%) e una flessione più ampia per il Sud e Isole (-1,1%).
Nel periodo gennaio-settembre 2021 l’export mostra una crescita su base annua molto sostenuta e diffusa a livello territoriale: l’aumento delle vendite all’estero è particolarmente elevato per le Isole (+34,5%), intorno alla media nazionale per il Nord-ovest (+21,7%) e il Nord-est (+20,2%), relativamente più contenuto per il Centro (+17,3%) e il Sud (+10,2%).
Nei primi nove mesi dell’anno, l’incremento tendenziale dell’export interessa tutte le regioni italiane a eccezione della Basilicata (-6,5%) ed è più marcato per Sardegna (+53,6%), Calabria (+32,5%), Friuli- Venezia Giulia (+31,0%). La performance positiva della Lombardia (+21,3%) fornisce il contributo più elevato alla crescita su base annua dell’export nazionale (5,6 punti percentuali).
Nello stesso periodo, l’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo da Lombardia, Veneto e Lazio e di macchinari e apparecchi n.c.a. da Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte spiega per 4,2 punti percentuali la crescita dell’export nazionale. All’opposto, la contrazione dell’export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lazio, Marche, Veneto, Liguria e Lombardia fornisce un contributo negativo di 0,8 punti alla variazione delle esportazioni.
Nei primi nove mesi del 2021, i contributi maggiori alla crescita tendenziale dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania (+23,4%), Francia (+22,8%) e Spagna (29,2%), della Toscana verso gli Stati Uniti (+59,5%) e dell’Emilia-Romagna verso Germania (+22,0%), Stati Uniti (+29,5%) e Francia (+22,1%). Per contro, apporti negativi provengono dalla diminuzione delle esportazioni del Lazio verso Stati Uniti (-36,2%), Russia (-49,3%), Turchia (-43,4%) e Romania (-47,0%) e della Basilicata verso gli Stati Uniti (-46,4%).
L’analisi provinciale dell’export mostra performance positive per quasi tutte le province italiane: i contributi positivi più elevati si rilevano per Milano, Torino, Brescia, Firenze, Roma, Vicenza e Bergamo. Si segnalano le dinamiche negative di Latina, Ascoli Piceno, Rovigo e Potenza.
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