ABI: completare unione bancaria in modo graduale e ordinato
Il Comitato esecutivo dell’ABI ha inviato una lettera alla Presidente della Commissione ECON, Professoressa Irene Tinagli sul tema dell'Unione Bancaria europea.
Il Presidente e il Direttore Generale dell’ABI hanno dato immediata notizia dell'invio della lettera sull'Unione Bancaria al Presidente del Consiglio, ai Vicepresidenti del Consiglio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, e al Governatore della Banca d’Italia.
Ne riportiamo di seguito il testo fonte ABI:
“In relazione al dibattito in corso in questi giorni presso la Commissione ECON da Lei presieduta sulla proposta di regolamento per uno Schema Europeo di Assicurazione sui Depositi (EDIS, 2015/0270(COD)), vorremmo ribadire quanto già anticipato in occasione del Suo apprezzatissimo intervento nella riunione del Comitato esecutivo dello scorso marzo e cioè che una decisione sull’EDIS in questo momento sarebbe prematura.
Riconosciamo che la creazione dell’Unione Bancaria, avviata nel 2014, è stata una risposta potente alla crisi finanziaria, che ha portato a progressi significativi verso la creazione di un Testo Unico in materia bancaria nell’UE, l’istituzione di una nuova architettura europea per la supervisione e la risoluzione, la riduzione dei rischi.
In questo contesto ulteriori progressi nel completamento dell’Unione Bancaria sono certamente auspicabili, ma occorre che tali progressi siano frutto di un percorso normativo ordinato, coordinato e coerente. In proposito osserviamo che non è ancora stato trovato un accordo sul pacchetto di gestione delle crisi (CMDI) rispetto al quale dovranno necessariamente coordinarsi le scelte che saranno compiute sull’EDIS. Anche sotto il profilo di una corretta sequenza temporale, sosteniamo decisamente l’importanza di evitare di effettuare il secondo passo prima del primo, per evitare incongruenze e divergenze tra questi due complessi dossier.
Pertanto, auspichiamo fortemente che sia adottato un approccio graduale e ordinato che parta dalla conclusione del percorso legislativo concernente il CMDI per passare poi alla conclusione del c.d. terzo pilastro dell’Unione Bancaria evitando frettolosi compromessi senza che siano state adeguatamente valutate tutte le possibili conseguenze in una materia così delicata per la stabilità dei mercati finanziari.
RingraziandoLa per l’attenzione che vorrà dedicare alla presente, ci è gradito inviarLe i più cordiali saluti.
Antonio Patuelli, Presidente ABI
Giovanni Sabatini, Direttore generale ABI”