Assonime: Innovare per la crescita sostenibile
Assonime pubblica il Rapporto "Innovare per la crescita sostenibile: strategie di impresa e politica pubblica": come conciliare il miglioramento della sostenibilità ambientale con la crescita economica.
La prima parte del Rapporto, predisposto da un Gruppo di lavoro di Giunta coordinato da Cesare Avenia, mostra, sulla base dell'esperienza di alcune delle principali imprese operanti in Italia nei vari settori, dall’energia ai trasporti, dall’industria manifatturiera ai servizi, che la sostenibilità fa ormai parte delle dinamiche concorrenziali. Attraverso l'innovazione (tecnologica e organizzativa, di prodotto e di processo) è possibile perseguire obiettivi ambientali e al tempo stesso ridurre i costi operativi, aumentare la produttività e la sicurezza dell'offerta, cogliere le potenzialità che vengono dalla crescente domanda di prodotti sostenibili, ottenere migliori condizioni di accesso alle risorse finanziarie.
Nella seconda parte del Rapporto sono indicate sei linee di azione per la politica pubblica volte a sostenere e integrare l'azione del mercato per la crescita sostenibile.
Viene anzitutto proposta la rimozione in Italia di alcuni ostacoli amministrativi e normativi ingiustificati agli investimenti e all'innovazione. Sono quindi discusse le iniziative a sostegno della domanda green, per assicurare la chiarezza circa le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti (green claims) e la competenza delle stazioni appaltanti in materia ambientale. Il Rapporto si sofferma sulla valutazione antitrust degli accordi di cooperazione orizzontale in materia ambientale e su come improntare la regolazione volta a perseguire gli obiettivi del Green Deal ai principi della better regulation. Dato che molte delle innovazioni più rilevanti per il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale si basano sull’intelligenza artificiale, un capitolo è dedicato alla politica europea in materia di dati a sostegno delle iniziative delle imprese. Infine, il Rapporto sottolinea l'importanza della revisione delle regole europee sugli aiuti di Stato avviata dalla Commissione europea per aggiornare il quadro normativo alle sfide della transizione ecologica e digitale, tenendo conto che anche le iniziative del Piano nazionale di ripresa e resilienza dovranno essere conformi al diritto europeo.