Bankitalia: i dazi peseranno di più su Italia e Germania
L'Italia e la Germania subiranno di più l'effetto negativo dei nuovi dazi USA che per l'Europa sarà meno pesante (-0,5% del Pil) rispetto a quello di Cina e degli stessi USA(-2%). Lo dice il Governatore Panetta.

Allerta sull'effetto negativo per l'Italia dai dazi Usa. Speranza di nuovi tagli da parte della Bce. E un punto fermo sul panorama bancario, dove la Banca d'Italia vigila assieme alle altre autorità e dove "decideranno i soci e il mercato". Il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta, nel suo discorso all'Assiom Forex a Torino, pone l'accento sui riflessi del nuovo corso Usa in un'Europa che già cresce in maniera modesta, e che per questo deve compiere nuovi passi assieme attraverso titoli comuni di debito, investimenti coordinati e una spinta alla competitività. L'Italia e la Germania - spiega il governatore - sono i Paesi che subiranno di più l'effetto negativo dei nuovi dazi dell'era trumpiana che tuttavia per l'Europa sarà meno pesante (-0,5% el Pil) rispetto a quello di Cina e degli stessi Stati Uniti (-2%). Nel documento del suo discorso fra i tanti grafici quello sul distacco della crescita fra Usa e Ue non lascia spazio a dubbi, un altro indica una ulteriore debolezza dell'area euro: l'eccessiva dipendenza dalla domanda estera che la rende esposta a una stagione protezionistica da ridursi valorizzando il mercato unico.
A maggior ragione per il fatto che le merci, cinesi con il mercato Usa bloccato, punteranno ancora di più su quello europeo. Il declino non "è un destino ineluttabile e l'Italia - spiega Panetta - ha dimostrato di saper reagire alle crisi".
Approfondimenti
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