Commissione europea: aree di intervento del NextGenerationEU

La Circolare Tecnica n.10 pone il focus sul Recovery and Resilience Facility, principale strumento del NextGenerationEU e indica quanti fondi sono previsti per il nostro Paese, come beneficiarne e le aree d’intervento.

Commissione europea: aree di intervento del NextGenerationEU

Pochi giorni fa è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (GUUE) il regolamento riguardante il Recovery and Resilience Facility (RRF). Tale dispositivo è il principale strumento del NextGenerationEU[1] e metterà a disposizione 672.5 miliardi di euro, dei quali 360 mld sottoforma di prestiti e 312,5 mld come sovvenzioni, per sostenere gli Stati membri. Nello specifico, all’Italia sono destinati il 28,7% degli stanziamenti. L’obiettivo dell’RRF è mitigare l'impatto economico-sociale della pandemia di coronavirus e rendere i paesi europei più sostenibili, resilienti, ma anche prepararli alle sfide e alle opportunità delle transizioni in atto. Per beneficiare del sostegno, si richiede agli Stati membri di preparare piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) che definiscano un pacchetto di riforme e progetti di investimento pubblico da attuare entro il 2026. La Commissione incoraggia gli Stati membri a presentare PNRR mirati alla creazione di posti di lavoro e alla crescita secondo il principio di sostenibilità ambientale, produttività, equità e stabilità macroeconomica. Le aree d’intervento preferite sono le seguenti: 

  1. l’energia pulita con tecnologie adeguate alle esigenze future e le energie rinnovabili (power up);
  2. l'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati (renovate);
  3. i sistemi di trasporto sostenibili, accessibili e intelligenti, stazioni di ricarica e rifornimento e l'estensione dei trasporti pubblici (recharge and refuel);
  4. i servizi veloci a banda larga diffusi sul territorio, comprese le reti in fibra ottica e 5G (connect);
  5. la digitalizzazione della pubblica amministrazione, dei servizi pubblici, dei sistemi giudiziari e sanitari (modernise);
  6. cloud industriale di dati con processori più potenti, all'avanguardia e sostenibili (scale-up);
  7. i sistemi d'istruzione per le competenze digitali e la formazione scolastica e professionale per tutte le età (reskill and upskill)

Gli Stati membri, inoltre, devono rispettare determinati requisiti, tra i quali vi è la richiesta di rafforzare la competitività e la coesione economico-sociale contribuendo all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Per gli obiettivi verdi e digitali dell'UE sono vincolati ad un rispetto minimo percentuale per ciascun piano al sostegno della transizione verde e alla trasformazione digitale. La totalità delle misure incluse nei piani degli Stati membri dovrebbero tutelare gli obiettivi ambientali dell'UE con l’applicazione del principio di "non arrecare un danno significativo" e garantire adeguati sistemi di controllo per la prevenzione, l’individuazione e la rettifica di casi di corruzione, frode e conflitto d’interesse. I PNRR devono essere inviati alla Commissione entro il 30 aprile, per poi essere valutati nell’arco temporale dei due mesi successivi, al termine di questo bimestre il Consiglio avrà quattro settimane per adottare la sua decisione in merito all’approvazione definitiva di ciascun piano.

nota:

[1] NextGenerationEU è uno strumento temporaneo per la ripresa da 750 miliardi di euro (390 mld sovvenzioni e 360 mld prestiti), che contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus per creare un'Europa post COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.