Confindustria: cresce rischio stagnazione

L’export italiano è altalenante, tra la flessione dell’industria nell’Eurozona e la crescita lenta negli USA.

Confindustria: cresce rischio stagnazione

Cresce il rischio di stagnazione a fine 2022: il prezzo del gas è di nuovo in rialzo e balzano i tassi di interesse. L’industria accusa il colpo, le costruzioni sono in calo, ma reggono i servizi e gli occupati totali continuano a crescere. Extra-risparmio accumulato: verrà speso solo in parte per sostenere i consumi. L’export italiano è altalenante, tra la flessione dell’industria nell’Eurozona e la crescita lenta negli USA.

Frenata di fine anno. Aumenta il rischio di una stagnazione per l’economia italiana: il prezzo del gas sta di nuovo salendo e il caro-energia accresce i costi ormai da 12 mesi, mitigato, solo in parte, dagli interventi del Governo; l’inflazione ai massimi e persistente frenerà i consumi; il rialzo dei tassi si sta accentuando e zavorra i bilanci. Gli indicatori sono al ribasso, anche riguardo la domanda; il turismo, esaurito il rimbalzo, potrebbe spingere meno in inverno, come già le costruzioni in estate.

In allegato l'ultima Congiuntura flash del Centro Studi Confindustria.

Scarica il file: Cresce il rischio stagnazione: a fine 2022 soffrono industria e costruzioni, reggono i servizi.pdf