Consultazione Commissione europea su futuro aiuti di stato

Consultazione Commissione europea su futuro aiuti di stato

la Commissione europea ha lanciato una consultazione fra gli Stati Membri su una bozza di proposta per prorogare fino al 30 giugno 2022 il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.

Con questa consultazione la Commissione traccia allo stesso tempo il percorso per la progressiva eliminazione del sostegno alla crisi alla luce della ripresa in atto dell'economia europea. In tale contesto, per accelerare ulteriormente la ripresa, la proposta adegua anche l'ambito di applicazione del quadro temporaneo, consentendo misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità per una durata limitata. La Commissione sta ora decidendo sul futuro del quadro esistente alla luce degli sviluppi economici ed in particolare, alla luce delle positive previsioni economiche dell'estate 2021. La proposta tiene conto anche del feedback iniziale ricevuto dagli Stati membri nel contesto di un'indagine avviata dalla Commissione il 1° giugno 2021.

La Commissione intende proporre una proroga limitata delle misure esistenti fino al 30 giugno 2022 ed una serie di adeguamenti mirati. La proroga mira a garantire che le imprese ancora colpite dalla crisi non siano improvvisamente tagliate fuori dal sostegno necessario e, al contempo, predisporre una graduale eliminazione coordinata, anche alla luce dell'eterogeneità della ripresa tra i diversi settori nei diversi Stati membri.            

Inoltre, la Commissione sarebbe intenzionata a garantire agli Stati membri la concessione di un’estensione per un periodo limitato oltre il 30 giugno 2022 delle seguenti misure:

  • Sostegno agli investimenti verso una ripresa sostenibile, queste dovrebbero includere salvaguardie per evitare indebite distorsioni della concorrenza;
  • Misure di sostegno alla solvibilità per mobilitare fondi privati ​​e investimenti nelle imprese, in particolare le piccole e medie imprese. Le misure darebbero alle PMI l'accesso a finanziamenti azionari, attraverso intermediari privati, che spesso è difficile per loro attrarre individualmente. 

Per quel che riguarda i next steps, gli stati membri potranno fornire un parere in merito alla proposta e la Commissione deciderà la via da seguire, tenendo conto dei riscontri ricevuti.

Link al comunicato e documentazione aggiuntiva disponibile qui.