Def: Confindustria,su scenario economico ancora diverse nubi
Lo scenario internazionale 'per quest'anno appare complicato' e ' per il 2023 ci attendiamo una dinamica rallentata del Pil italiano'. Così Fontana, direttore del Centro studi Confindustria in audizione sul Def.
Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria, è intervenuto in audizione presso le Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica sul Documento di Economia e Finanza 2023.
Lo scenario economico, pur migliorando rispetto a qualche mese fa, rimane sostanzialmente debole e richiede interventi decisi su almeno tre fronti:
- Il sostegno ai redditi più bassi, maggiormente incisi dalle pressioni inflazionistiche;
- Il sostegno agli investimenti delle imprese, anche rafforzando industria 4.0 e con misure per aumentare l’efficienza energetica e accelerare la transizione ambientale;
- la difesa delle imprese soggette a perdite di competitività a causa dei prezzi ancora alti dell’energia.
La riattivazione delle regole del patto di stabilità e crescita dal prossimo anno impone l’individuazione di una strategia di gestione del deficit e del debito coerente con un graduale riequilibrio dei conti pubblici, che eviti ulteriori tensioni sul fronte dei tassi di interesse sul debito pubblico e su famiglie e imprese.
L’attenzione nella gestione delle risorse, da declinare anche in un’attenta revisione della spesa, dovrebbe a nostro avviso indurre il Legislatore a concentrare i propri sforzi sui punti nevralgici sopra elencati. In considerazione delle esigue disponibilità di bilancio prospettate per l’anno corrente e per il prossimo dal DEF, assumono ancor più rilevanza le risorse straordinarie derivanti dal PNRR, dal RepowerEu e dai fondi di coesione, il cui impiego in maniera completa ed efficace, superando incertezze e ritardi, è di fatto inderogabile.
Inoltre, ancora una volta occorre ribadire che per l’ammodernamento e l’innalzamento della crescita potenziale del Paese oltre alle risorse finanziarie, sono cruciali le riforme a partire da quelle previste dal PNRR, su cui c’è stato un certo affievolimento dell’attenzione.
Qui il link al documento http://www.confindustria.it//home/policy/audizioni-parlamentari/dettaglio/DEF-2023