Economia marchigiana: le 5 eccellenze da cui ripartire

A due mesi dall’inaugurazione della sede di Ancona, arriva il primo incontro “Spazio Imprese” con la presentazione dello studio “L’economia marchigiana – le 5 eccellenze da cui ripartire”.

Economia marchigiana: le 5 eccellenze da cui ripartire

Cassa Depositi e Prestiti, lo scorso febbraio, ha inaugurato la nuova sede territoriale di Ancona con l’obiettivo di essere ancora più vicina e dare maggior supporto alle imprese marchigiane. Il sostegno alle imprese del territorio, da parte di CDP, ha già caratterizzato fortemente il periodo precedente l’apertura della sede: dal 2019 ad oggi, sono state supportate, infatti, oltre 3.150 imprese marchigiane per un totale di circa 690 milioni di risorse erogate. Inoltre, nello stesso periodo, nelle tre regioni presidiate dalla sede (Marche, Abruzzo e Umbria), sono state supportate circa 8.400 imprese per un totale di oltre 1 miliardo di euro di risorse erogate.

Le aziende coinvolte sono Large Corporate, Mid Cap e PMI operanti in diversi settori estremamente rilevanti per il territorio italiano, fra i quali si evidenziano: agroalimentare, manifatturiero, informatico, infrastrutturale, impiantistico e edile. Fra le principali operazioni dirette finalizzate nelle Marche da Cassa Depositi e Prestiti, si segnalano, ad esempio, quelle con FilippettiGruppo FileniCooperlat, Profilglass e Renco.

In occasione del webinar “Spazio Imprese” trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma CDP Live  - a cui hanno partecipato il Vice Presidente di Regione Marche Mirco Carloni, il Responsabile della Divisione CDP Imprese Nunzio Tartaglia, il Presidente Confindustria Marche Claudio Schiavoni, il Presidente HAMU (HUB Abruzzo, Marche, Umbria), nonché Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero e la Responsabile Pianificazione Strategica di Valmex S.p.A. Francesca Capodagli – sono state illustrate le principali evidenze dello studio “L’economia marchigiana – le 5 eccellenze da cui ripartire” coordinato da Andrea Montanino, Chief Economist del Gruppo CDP.

Dalla ricerca è emerso che le Marche sono una realtà da oltre 42 miliardi di euro di prodotto interno lordo, pari a circa il 2,4% del totale nazionale. Con un modello produttivo incentrato sull’economia distrettuale e la manifattura, la regione ha particolarmente sofferto le crisi che si sono succedute nel corso degli ultimi dieci anni, aggravate peraltro dagli eventi sismici.

Nei prossimi anni, le Marche dovranno essere in grado di valorizzare i caratteri distintivi del proprio sistema produttivo, superando le criticità strutturali legate alla dimensione d’impresa, alla capacità d’innovazione, all’attrazione di manodopera qualificata, alla frammentazione territoriale tra costa ed entroterra e alla capacità di penetrazione sui mercati internazionali. In particolare, le cinque eccellenze individuate dalla ricerca sono: sistema manifatturiero distrettuale, agricoltura biologica, offerta turistica, sistema della formazione, economia circolare. In questo contesto, per far fronte alle principali sfide che è chiamata ad affrontare, la regione dovrà attuare interventi sulle infrastrutture e sulla logistica e investimenti nel campo della digitalizzazione; sarà poi importante riuscire a ridurre il gap di crescita tra entroterra e costa e aumentare la capacità di attrazione di capitale umano. Inoltre, è auspicabile che la regione sviluppi strategie territoriali coordinate con le regioni limitrofe (in particolare Abruzzo e Umbria, caratterizzate da un tessuto economico-produttivo simile e da dimensioni comparabili), con l’obiettivo di condividere le migliori esperienze e sviluppare tutte le possibili sinergie.

Paolo Calcagnini, Vice Direttore Generale CDP ha dichiarato: “La regione Marche dispone di molte eccellenze da cui ripartire. Pensiamo, ad esempio, al sistema manifatturiero distrettuale, che colloca la regione al terzo posto per numero di distretti e al primo posto per quota di occupati in manifattura e può rappresentare la base per inserire le aziende marchigiane nelle filiere più strategiche a livello europeo. L’apertura della sede di Ancona, avvenuta due mesi fa, vuole testimoniare l’impegno di CDP per favorire la ripresa del sistema produttivo ed economico della regione, ancor di più in questo momento di incertezza legato all’emergenza da Covid-19”.