Economia
Manovra, la conferenza stampa della Premier Meloni
Si è svolta la conferenza stampa del Governo sulla manovra di bilancio 2024-2026, approvata dal Consiglio dei Ministri.
Ad esito dell’approvazione della manovra di bilancio per il triennio 2024-2026, che – come di consueto – si compone del disegno di legge di bilancio e di un decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale (cd. DL Fiscale), la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto una conferenza stampa volta ad illustrare i principali contenuti della manovra di finanza pubblica.
Breve riepilogo di quanto emerso nel corso della conferenza.
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri
- Considerazioni di carattere generale – La manovra approvata dal Consiglio dei Ministri muove risorse complessivamente pari a €24 miliardi: circa €16 miliardi derivanti dall’extra-gettito registrato nel 2023, cui si sommano 8 miliardi di tagli di spese operate dai Ministeri. Le risorse in questione sono concentrate su poche “grandi” priorità, seguendo la visione che il Governo ha messo in campo sin dall’inizio del suo mandato:
- Redditi e potere d’acquisto – Il primo obiettivo della manovra è quello di difendere il poter d’acquisto, ovvero assicurare più soldi in busta paga, soprattutto per le fasce di reddito più passe. A tal fine:
- viene confermato il taglio del cuneo contributivo per tutto il 2024. Il taglio (approvato nel maggio del 2022) prevede una riduzione di 6 punti percentuali per i redditi sotto il €35.000 e di 7 punti percentuali per i redditi sotto i €25.000. Il beneficio stimato è pari a circa €100 al mese per oltre 14 milioni di lavoratori.
- viene anticipata la prima parte di riforma del sistema fiscale, con la revisione delle aliquote IRPEF, che passano da 4 a 3. Si prevede, in estrema sintesi, l’eliminazione del secondo scaglione IRPEF e la conseguente estensione del primo scaglione, che presenta un’aliquota pari a 23%, ai redditi fino a €28.000. Il beneficio risultante – che evidentemente interesserebbe anche i redditi più alti – viene momentaneamente sterilizzato per i contribuenti nel terzo scaglione (titolari di redditi IRPEF superiore a €50.000) con una franchigia di €250 sulle detrazioni fiscali.
- Pensioni – Sempre nell’ottica di favorire i redditi più bassi, si prevede la rivalutazione delle pensioni in rapporto all’inflazione e viene confermata la “super-rivalutazione” per le pensioni minime degli over 75 anni. Inoltre, viene eliminato il vincolo per cui, chi è nel sistema contributivo, può andare in pensione solo al raggiungimento contestuale del requisito di età anagrafica e di una contribuzione pari a 1,5 volte la pensione sociale. In aggiunta, APE sociale e Pensione Donna vengono sostituiti da un unico Fondo per la flessibilità in uscita.
- Pubblico impiego – Sempre in tema di sostegno ai salari, un’altra misura che cuba una somma significativa è quella degli aumenti contrattuali del pubblico impiego: la manovra stanzia 7 miliardi di euro a disposizione per gli aumenti contrattuali, oltre 2 miliardi riguardano la sanità, i rimanenti 5 miliardi sono invece rivolti ai rimanenti settori. Sulla sanità, la priorità è quella di abbattere i tempi delle liste di attesa: a tal fine la manovra prevede, oltra al rinnovo del contratto del comparto, la detassazione degli straordinari e dei premi di risultato legati agli obiettivi di riduzione delle liste di attesa.
- Famiglia e natalità – Oltre a confermare i provvedimenti dello scorso anno (i.e., aumento assegno unico e l’ulteriore mensilità di congedo parentale, retribuita all’80%), con questa legge di bilancio si prevede:
- un ulteriore mese di congedo parentale retribuito al 60%;
- un aumento del fondo per gli asili nido;
- l’esenzione dal pagamento dei contributi a carico del lavoratore per le madri con due o più figli.
- Ulteriori misure – Vi sono poi una serie di ulteriori misure che faranno parte della manovra:
- viene confermato l’intervento dello scorso anno in materia di fringe benefit, e reso strutturale, con modificazioni: per il 2024 il tetto viene portato a €2.000 per i lavoratori con figli e a €1000 per tutti gli altri lavoratori;
- viene confermata la carta dedicata a te per il 2024.
- viene introdotto il principio più assumi meno paghi: super deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato, che può arrivare fino al 130% percento per chi assume mamme, under30 e percettori del reddito di cittadinanza.
- per quanto riguarda il lavoro autonomo: viene confermata la falt tax per i lavoratori autonomi e prorogata per altri tre anni l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ovvero la cassa integrazione per i lavoratori autonomi), ampliando il reddito previsto per poter usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre, per la prima volta, quest’anno, i lavoratori autonomi non dovranno pagare l’anticipo dell’IRPEF tutto insieme a novembre, ma rateizzarlo in 5 rate.
Hanno fatto seguito ai commenti della Presidente Meloni gli interventi dei Vice Premier, Tajani e Salvini, del Ministro dell’Economia Giorgetti e del Vice Ministro Leo:
- I Vice Premier hanno espresso soddisfazione peri contenuti della manovra e auspicato una celere approvazione in Parlamento, auspicabilmente senza emendamenti di maggioranza.
- Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha espresso soddisfazione per gli interventi concentrati sui redditi medio bassi per compensare la diminuzione del potere d’acquisto.
- Il Vice Ministro Leo ha passato in rassegna gli interventi in materia di riforma fiscale, già anticipati dalla Premier, ed aggiunto alcune ulteriori informazioni:
- In vista della riforma fiscale ci sarà un ulteriore abbassamento delle aliquote per gli investimenti e l’occupazione. Su questo tema che c’è già un provvedimento che sta seguendo il Ministro Urso che dà benefici alle imprese che investono in investimenti qualificati (4.0/5.0 e R&S).
- Per quanto riguarda la fiscalità internazionale, si interviene per correggere alcune situazioni patologiche che possono generare elusione fiscale sia sul versante delle persone fisiche che sulle società. In particolare:
- con riguardo al primo, si è dettagliato il concetto di soggetto residente in Italia: il soggetto che ha una presenza fisica in Italia dovrà pagare le imposte in Italia indipendente dalla circostanza che svolga attività di smart working a favore di soggetti esteri;
- lo stesso è stato fatto con riguardo alle imprese per combattere il fenomeno delle società cd. esterovestite. Se una società italiana ha una struttura all’estero ma mantiene la gestione ordinaria, la società si considera soggetto residente in Italia.
- In ossequio a regole OCSE e ad una direttiva comunitaria, è stata introdotta la global minimum tax, mirata a contrastare dei fenomeni attraverso i quali le multinazionali vanno a posizionare delle società partecipate all’estero in paesi in cui c’è tassazione ridotta.
- Sul fronte della riforma fiscale, faranno seguito altri provvedimenti per avere (per la parte compatibile con le risorse finanziarie) un quadro di insieme entro la fine dell’anno, tra cui la riforma dello Statuto del contribuente, i versamenti e gli adempimenti dei contribuenti, il concordato preventivo e il sistema sanzionatorio.