Rating Italia a rischio: l’avviso di Moody

Per Moody's la crisi politica è fonte di preoccupazione perché un governo indebolito si trova alle prese di sfide politiche ardue sia nella gestione della pandemia sia nell’assicurare un efficace utilizzo dei fondi Ue.

Rating Italia a rischio: l’avviso di Moody

La crisi che ha travolto il governo nell’ultima settimana rischia di mettere quest’ultimo in seria difficoltà nell’affrontare le sfide post pandemia e nell’utilizzo “efficace” e “tempestivo” delle risorse che arriveranno dall’Unione europea. L’allarme lo ha lanciato l’agenzia di rating Moody’s nell’ultimo rapporto pubblicato sulla situazione politica italiana.

Nel report “Una maggioranza più fragile intensifica le sfide delle politiche post-pandemiche”, infatti, l’agenzia di rating mette in guardia il governo sulle conseguenze che la sua debolezza può avere nel mettere in pratica un Recovery Plan in grado di aumentare il suo potenziale di crescita a lungo termine. Debolezza che si potrebbe tradurre in una “pressione al ribasso sul suo profilo di credito” visto che tali misure si inquadrano in una “più ampia strategia per ridurre il rapporto debito/PIL nel tempo”.

Sebbene l’ipotesi di elezioni anticipate risulti improbabile anche secondo Moody’s, la prospettiva delineata è quella di un governo indebolito che “deve affrontare sfide politiche ardue sia nella gestione della fase attuale della pandemia sia nell’assicurare un efficace e tempestivo utilizzo dei fondi Ue, fondamentali per migliorare il basso potenziale di crescita dell’Italia”. L’agenzia di rating ricorda che l’Italia “riceverà più di 200 miliardi di euro, circa il 12% del PIL atteso nel 2021, in sovvenzioni e prestiti entro il 2026 dal piano Next Generation EU (Ngeu) e sarà il principale destinatario nell’Ue in termini nominali”, risorse pari a più di cinque anni di spesa per investimenti pubblici.

Per renderle produttive però, gli analisti di Moody’s sottolineano la necessità che le autorità italiane seguano “le misure pianificate per snellire i processi di investimento pubblico e per migliorare l’efficienza degli appalti pubblici e della pubblica amministrazione in generale”. Governance e allocazione delle risorse per l’agenzia di rating sono questioni “di fondamentale importanza”, dato anche il “debole” tasso di assorbimento dei fondi strutturali dell’Ue da parte dell’Italia.