Rischio climatico: la BCE avvia stress test

La Vigilanza bancaria della BCE avvia la prova di stress sul rischio climatico 2022.

Rischio climatico: la BCE avvia stress test

• La prova di stress è un esercizio conoscitivo inteso a valutare il grado di preparazione delle banche nella gestione del rischio climatico

• I risultati aggregati saranno pubblicati a luglio 2022

• Dall’esercizio non scaturirà un impatto patrimoniale diretto per le banche La Banca centrale europea (BCE) ha avviato oggi una prova di stress di vigilanza sul rischio climatico al fine di valutare il grado di preparazione delle banche nell’affrontare gli shock economici e finanziari derivanti dal rischio climatico.

L’esercizio sarà condotto nel primo semestre del 2022, al termine del quale la BCE pubblicherà i risultati aggregati. La prova di stress costituisce un esercizio conoscitivo sia per le banche sia per i responsabili della vigilanza e si prefigge di individuare le vulnerabilità, le migliori prassi e le sfide che le banche fronteggiano nella gestione del rischio climatico. È importante sottolineare che non mira a promuovere o bocciare le banche, né ha implicazioni dirette per i loro livelli patrimoniali.

L’esercizio si compone di tre moduli distinti:

1) un questionario sulle capacità delle banche nel campo delle prove di stress a fronte del rischio climatico, 2) un’analisi comparativa fra enti analoghi per valutare la sostenibilità dei modelli imprenditoriali e                  l’esposizione a imprese caratterizzate da un’elevata intensità di emissioni,

3) una prova di stress di tipo bottom-up.

Per assicurare la proporzionalità dell’esercizio, alle banche di dimensioni minori non sarà chiesto di fornire le proiezioni della prova di stress. La prova si focalizza su classi di attività specifiche esposte al rischio climatico piuttosto che sui bilanci complessivi delle banche. Riguarda le esposizioni e le fonti di reddito più vulnerabili al rischio climatico e combina le proiezioni tradizionali sulle perdite con nuove raccolte di dati qualitativi.

Gli scenari macrofinanziari ai quali si farà ricorso sono basati su quelli predisposti dal Network of Central Banks and Supervisors for Greening the Financial System. Questi riflettono le possibili politiche climatiche future e valutano sia i rischi fisici, quali calore estremo, siccità e inondazioni, sia i rischi di breve e lungo termine derivanti dalla transizione a un’economia più verde. A partire da marzo 2022 le banche sottoporranno alla valutazione della BCE i propri modelli per la prova di stress sul rischio climatico. I responsabili della vigilanza si confronteranno quindi con le banche, forniranno i propri riscontri e assicureranno l’equità e la coerenza degli esiti. I risultati saranno considerati ai fini del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP) da un punto di vista qualitativo. Pertanto, la prova di stress potrebbe avere un impatto indiretto sui requisiti di secondo pilastro tramite i punteggi dello SREP, senza però comportare un effetto patrimoniale diretto mediante gli orientamenti di secondo pilastro. La prova di stress della BCE sul rischio climatico 2022 andrà ad aggiungersi alle altre iniziative in materia di clima condotte dalle funzioni di vigilanza bancaria e banca centrale della BCE. Tra queste si annoverano:

a) la prova di stress sui rischi climatici estesa all’intera economia, divulgata a settembre 2021;

b) la valutazione sulle modalità con cui le banche stanno adeguando le proprie prassi per la gestione dei rischi climatici e ambientali, pubblicata a novembre 2021;

c) l’analisi tematica del 2022 sull’integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie di rischio, nella governance e nei sistemi e processi di gestione dei rischi delle banche.