Anima Confindustria e il Manifesto della Meccanica 2022
All’assemblea del 22 ottobre “La meccanica italiana verso sfide sostenibili” verranno presentate le proposte per sviluppare un piano coerente con il PNRR
Il connubio tra trasformazione digitale e rivoluzione verde rappresenta un’enorme occasione per aumentare la produttività, l'innovazione, le competenze e l'occupazione, creando le condizioni per un miglioramento della competitività delle filiere industriali, agevolando altresì l’internazionalizzazione delle imprese.
Anima Confindustria ha realizzato, a questo proposito, il Manifesto della Meccanica per il 2022, che contiene spunti e proposte per sviluppare un efficace piano industriale utilizzando al meglio i fondi del PNRR. Il Manifesto verrà presentato alle istituzioni durante l’assemblea pubblica di Anima del 22 ottobre “La meccanica italiana verso sfide sostenibili”.
Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sottolinea come trasformazione digitale, rivoluzione verde e transizione ecologica rappresentino per il Paese una sfida e una necessità, per la determinazione di un nuovo ecosistema industriale, caratterizzato da un continuo aggiornamento tecnologico nei processi produttivi e delle infrastrutture nel loro complesso, da quelle energetiche a quelle dei trasporti, e dalla loro interazione.
«In questi anni – aggiunge Nocivelli – misure positive legate all’industria 4.0 hanno incentivato lo sviluppo digitale e sostenibile di molte aziende italiane del comparto. Oggi, dopo la forte battuta d’arresto avvenuta nel 2020, risulta ancora più necessario strutturare i piani di incentivazione di tecnologie green e innovative, oltre che delle infrastrutture del nostro Paese. L’Italia deve utilizzare al meglio le risorse del PNRR, occasione unica per rilanciare l’economia nazionale e per migliorare l’innovazione delle aziende, delle abitazioni e dei trasporti in chiave green».
Le proposte di Anima si inseriscono in questo contesto, esaminando aspetti che il settore manifatturiero ritiene essenziali per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono nascere nell’attuale quadro di rinnovamento del sistema industriale: transizione 4.0 e accompagnamento digitale delle imprese, transizione ecologica della manifattura, decarbonizzazione ed efficientamento del settore edilizio e dei trasporti, investimenti nelle infrastrutture critiche e valorizzazione del Made in Italy nel settore delle opere pubbliche, questi gli ambiti in cui si è sviluppato il manifesto Anima.
«Bisognerà inoltre – afferma Nocivelli – sostenere maggiormente lo sviluppo di una filiera tecnologica nazionale dell’idrogeno, incentivandolo in tutti i possibili ambiti di utilizzo».
Gli interventi previsti dal Piano «devono essere mirati – conclude Marco Nocivelli – a incrementare gli investimenti in tecnologia e nuove competenze, a creare le condizioni per la piena crescita del sistema produttivo, a posizionare le eccellenze italiane, in particolare le piccole e medie imprese, nelle sfide globali. E lo sviluppo deve avvenire in maniera congiunta tra imprese, associazioni di categoria e istituzioni. Dobbiamo agire insieme come Sistema Paese».