Agenti e Mediatori richiedono l'accesso al Fondo di Garanzia

Per gli intermediari del credito serve una norma che superi gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia Europea sui costi dell’estinzione anticipata dei finanziamenti

Agenti e Mediatori richiedono l'accesso al Fondo di Garanzia

Consentire anche agli Agenti in attività finanziaria, ai Mediatori, ai loro Collaboratori e ai Cambiavalute l’accesso al fondo di garanzia per le PMI e al microcredito; anticipare l’apertura dei Compro oro che possono costituire, in questa fase, un riferimento per le famiglie bisognose di liquidità. Sono alcune delle proposte che l’OAM, l’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, con l’obiettivo di consentire una pronta ripartenza dell’economia italiana, ha avanzato al Governo.

Più in dettaglio le misure richieste per i diversi settori nelle lettere inviate, per ciascun comparto, dal presidente dell’Organismo Antonio Catricalà.

Filiera dell’intermediazione del credito

L’OAM, che nelle settimane scorse aveva attivato un tavolo di confronto con le categorie di riferimento, sottolinea che Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, ai quali banche e intermediari finanziari si affidano per un intervento capillare sul territorio, hanno subito la medesima crisi economica dei loro clienti. Per questo, insieme ai loro collaboratori, devono potere accedere al Fondo di Garanzia per le PMI dal quale sono invece oggi esclusi.

Analogamente, visto il periodo straordinario, devono potere avere accesso al microcredito anche qualora siano attivi da più di cinque anni. Per sostenere la richiesta di mutui immobiliari sarebbe inoltre opportuno rifinanziare il Fondo di garanzia mutui Prima Casa gestito dalla Consap per i finanziamenti fino a 250mila euro, estendendo l’attuale copertura del 50% della quota capitale a un massimo dell’80%.

L’OAM chiede alle Istituzioni anche un intervento di sensibilizzazione verso banche e intermediari finanziari affinché si facciano trovare digitalmente dialoganti con la rete degli intermediari del credito, favorendo così la digitalizzazione del comparto.

La situazione di emergenza creata dal Covid-19 rende infine non più procrastinabile un intervento volto a neutralizzare gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia Europea sul rimborso delle spese pagate dai clienti in caso di estinzione anticipata dei finanziamenti. La sentenza rischia di stravolgere il sistema provvigionale e l’operatività di banche, intermediari finanziari e intermediari del credito ma soprattutto pone in discussione i compensi percepiti da quest’ultima categoria per l’attività svolta in anni passati (anche oltre dieci anni).

Cambiavalute

Anche per questo settore, che secondo le associazioni di categoria ha registrato perdite superiori al 95% e rischia di rimanere fermo per tutto il 2020, occorre, secondo l’OAM, prevedere l’accesso al Fondo per le PMI e estendere il ricorso al microcredito a coloro che sono operativi da più di 5 anni, quantomeno per le domande inoltrate durante questo periodo critico.

Compro oro

L’OAM chiede al Governo di valutare la possibile riapertura delle attività di Compro oro in via anticipata rispetto al 4 maggio. Secondo le associazioni di settore c’è infatti una forte richiesta, da parte dei cittadini, di ottenere liquidità, per affrontare questo momento di crisi, anche attraverso la vendita di oggetti preziosi.